Storia e Geografia
Il Parco fu istiuito nel 1922 con lo scopo di proteggere lo stambecco (G.Marcoaldi/Panda Photo), specie minacciata di estinzione a partire dall’inizio dell’800. Nel 1856, Vittorio Emanuele II aveva già dichiarato una porzione dell’attuale territorio come “Riserva Reale di Caccia”, promuovendo la costruzione di una rete di sentieri e mulattiere ed organizzando un corpo specializzato di guardie.
Nel 1919, Vittorio Emanuele III si dichiarò disposto a donare allo Stato italiano 2.100 ettari della riserva purché vi fosse creato un Parco Nazionale. Il 3 dicembre 1922 venne istituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo Parco italiano. L'area protetta fu gestita fino al 1934 da una commissione dotata di autonomia amministrativa.
Il territorio del Parco si estende in ambiente prevalentemente alpino dove si possono riconoscere 5 valli principali: Cogne (S.Vannini/Panda Photo), Savara, Rhêmes, Orco e Soana.
Le cime più alte toccano i 4000m (il ghiacciaio della Brenva. S.Vannini/Panda Photo) ed il gruppo montuoso è costituito da rocce di varia natura, in prevalenza metamorfica (gneiss e pietre verdi), unite a sedimenti di origine glaciale (morene).
Il clima è quello tipico alpino continentale, caratterizzato da inverni freddi ed estati miti. Le precipitazioni sono generalmente più abbondanti sul versante piemontese, differenza dovuta al fatto che il massiccio del Gran Paradiso crea, sulla Valle d’Aosta, un effetto barriera per le masse di aria umida di origine mediterranea.