Flora e Fauna
Una paziente opera di rimboschimento ha consentito di ricostruire, in alcune zone dell’oasi, la foresta igrofila “planiziale” che una volta ricopriva rigogliosamente vaste aree della pianura padana, disboscata sin dal II secolo a.C. per agevolare l’agricoltura. Sono state reintrodotte essenze come l’ontano, il pioppo nero, l’olmo, il frassino e altre specie tipiche. Il fondo degli specchi d’acqua è ricoperto da piante palustri che presentano una particolare affinità verso gli ambienti salini, come la ruppia e la zannichellia. Sugli argini si possono ammirare anche grandi ciuffi di tamerice.
Le acque dell'oasi sono popolate da una grande concentrazione di invertebrati marini e da pesci adattati alle ampie variazioni di salinità. Per quanto riguarda l’avifauna, dal momento che la valle è posizionata lungo una delle classiche rotte di migrazione, si possono incontrare folaghe (Fulica atra) (R.Siniscalchi/Panda Photo), germani reali (Anas platyrhynchos) (G.Cappelli/Panda Photo), alzavole (Anas crecca) (E.Coppola/Panda Photo), mestoloni, codoni, moriglioni (Aythya ferina) (M.Lanini/Panda Photo), morette, aironi rossi, tarabusini (Ixobrychus minutus) (P. Cortesi/Panda Photo), cigni reali, oche selvatiche, cormorani (Phalacrocorax carbo) (F.Ballanti/Panda Photo) e vari gabbiani.
Non è raro avvistare anche il fenicottero (A.Fratus-M.Santona/Panda Photo), la casarca e vari rapaci quali il falco pescatore (Pandion haliäetus) (V.Loi-S.Pisano/Panda Photo), l'albanella reale, lo sparviere (Accipiter nisus) (B.Midali/Panda Photo), il nibbio bruno e la poiana.
In primavera si possono osservare gli uccelli limicoli che setacciano il fango in cerca di cibo: piovanelli, pettegole (Tringa totanus) (M.Branchi/Panda Photo) e chiurli.
Tra i mammiferi, sono presenti il tasso (Meles meles) (E. Coppola/Panda Photo), la puzzola, la faina (Martes foina) (L.Ardeidas-F.Camara/Panda Photo) e la volpe (Vulpes vulpes) (M. Melodia/Panda Photo), oltre a piccoli roditori.