Com'è fatto

Il 70.8% del nostro pianeta è coperto di acqua salata; la profondità media di questa massa liquida, considerando sia i grandi bacini (gli oceani) che i bacini più piccoli (i mari) è di 3.729 metri. L’acqua occupa un volume di 1.35 miliardi di km cubi: per contenerla tutta ci vorrebbe una vasca lunga 1.000 km, larga altrettanto e alta 1.350 km. Se mettiamo le dimensioni del mare in rapporto con la Terra però le proporzioni cambiano: la sua profondità media è ben poca cosa rispetto agli oltre 12.500 km di diametro del nostro pianeta. Nonostante questo ospita, sia presso le coste sia al largo, un grande numero di specie animali e vegetali, alcune ancora sconosciute; dal più grande mammifero esistente (la balenottera azzurra), a miliardi di organismi unicellulari (il fitoplancton) che da soli producono la maggior parte dell’ossigeno presente nell’atmosfera. (Isola di Levanzo. P.Harris/Panda Photo)

Isola di Levanzo - P.Harris/Panda Photo

La temperatura dell'acqua del mare varia a seconda della posizione geografica, delle stagioni e della profondità. Semplificando al massimo, si possono identificare due zone estreme: le regioni comprese tra i due tropici dove si superano facilmente i 28° C e quelle attorno ai poli dove la temperatura è di norma inferiore a 1° C. Le temperature massime si trovano non in aperto oceano ma in mari marginali come il Mar Rosso (34°C) o il golfo del Messico (32°C); negli strati più alti si hanno i massimi contrasti di temperatura, mentre in profondità le variazioni si attenuano. Le differenze di temperatura e di salinità, così come la spinta del vento in superficie, sono responsabili del movimento delle correnti oceaniche, paragonabili a grandi fiumi che scorrono a velocità comprese tra 2 e 10 km/h; nonostante la differenza di forma, gli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano presentano uno schema di circolazione delle correnti molto simile, dominato da un andamento in senso orario nell’emisfero settentrionale ed antiorario in quello meridionale.

Le onde sono provocate dall'azione del vento sulla superficie mentre le maree trovano origine nelle forze di attrazione della luna e del sole. La costituzione chimica dell'acqua di mare è estremamente complessa e dipende da molti fattori; tra questi l'apporto delle acque continentali, l'interazione tra la superficie e l’atmosfera, i processi chimico - fisici che coinvolgono i minerali che costituiscono i sedimenti, la fotosintesi ed il metabolismo degli organismi presenti nell'ambiente marino, gli scarichi dovuti alle attività umane. Per quanto riguarda invece le caratteristiche fisiche, la densità delle acque marine dipende dalla salinità, dalla temperatura e dalla pressione presenti ad una certa profondità ed il suo valore segue le variazioni di questi tre parametri.

Gli oceani contengono circa il 97% di tutta l'acqua presente sulla Terra (l'atmosfera lo 0,001%): i processi di transizione di questo elemento in stato gassoso, liquido e solido sono fondamentali per i fenomeni climatici ed in generale per il mantenimento della vita sulla Terra. Purtroppo le dimensioni delle distese marine sono tali da rendere attraente per le industrie e le città la possibilità di smaltirvi i rifiuti; molti hanno sperimentato personalmente quali livelli abbia ormai raggiunto l'inquinamento dei mari, ma pochi hanno un'idea precisa della vasta gamma di sostanze che vi vengono scaricate.