Il parco e le sue normative
L'AMP Regno di Nettuno fa parte delle Aree marine di reperimento previste dalla Legge 394/91.
Lo studio di fattibilità, commissionato nel 1999 dal Ministero dell’Ambiente alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e conclusosi nel gennaio del 2001, ha dato luogo alla istituzione dell’AMP dopo sette anni, con il Decreto Ministeriale 27 dicembre 2007, pubblicato sulla G.U. il 10 Aprile 2008.
Per la prima volta, nella storia normativa delle Aree marine protette, al DM è seguito un successivo DM n° 88 “Disciplina delle attività permesse nelle varie zone dell’AMP Regno di Nettuno” – che definiva la zonizzazione ed il regime di autorizzazioni in deroga.
Il Regolamento di esecuzione ed organizzazione dell’Area viene presentato dal Consorzio di Gestione al Ministero nel gennaio 2009 e viene pubblicato in G.U. il 27 Agosto 2009 nella G.U. n. 198.
L’AMP è gestita da un consorzio pubblico appositamente costituito formato dai sette comuni competenti territorialmente; si tratta dei sei comuni dell’Isola d’Ischia: Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana e Barano - e del comune di Procida.
Date le peculiarità dell’AMP il suo territorio è suddiviso in quattro tipologie di zone.
L’area di tutela generale è denominata C, come nelle altre AMP, quelle di tutela speciale B e quelle di tutela integrale A. Tuttavia vi sono due zone, di grande valore paesaggistico subacqueo e di grande importanza per la tutela delle loro peculiarità , che sono state definite zone B n.t. (no take) in cui l’unica attività permessa è l’immersione sportiva.
Inoltre una vasta area pelagica sul lato nord protegge un lato del cosiddetto Canyon di Cuma; questo ospita la più importante famiglia mediterranea di Delphinus delphis (delfino comune), specie ad alto rischio di estinzione presente nella lista rossa IUCN. Tale zona è denominata D ed ad essa è collegata una regolamentazione che tende a preservare le popolazioni di cetacei dell’AMP.
Il Codice dell’AMP è EUAP0917.
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