Flora e Fauna
La particolarità ambientale delle Secche permette lo sviluppo di una flora e fauna estremamente variegata.
La sommità del banco roccioso, fino a circa 30 metri di profondità, è ricoperta da una prateria di Posidonia oceanica, la più grande fanerogama marina del Mediterraneo, divenuta ormai piuttosto rara nei mari della costiera romana a causa dell'inquinamento e dei danni inferti dagli ancoraggi delle imbarcazioni; qui, invece, la posidonia (A.Tommasi/Panda Photo) si incontra ancora rigogliosa, grazie anche alla sufficiente trasparenza delle acque che consente la crescita di questa pianta fondamentale per gli equilibri ecologici marini.
Sul versante della fauna, le pareti rocciose, che confinano con il fondale sabbioso, offrono tane e spaccature ideali per polpi (M.Lanini/Panda Photo) ed aragoste; anche pesci quali le corvine (M.Lanini/Panda Photo) e alcune piccole cernie trovano l'ambiente ideale per i loro nascondigli tra questi anfratti, così come granchi (granchio testa di morto. G.VillaniPanda Photo) e murene.
Mimetizzati tra il substrato si scorgono gli scorfani mentre, nelle vicinanze delle rocce, nuotano saraghi e gruppi di occhiate dalla caratteristica macchia nera contornata di bianco, simile appunto ad un occhio, carattere distintivo della specie.
Tra i pesci pelagici si incontrano grossi banchi di dentici di varia taglia e gruppi di pagelli, mentre adagiate sulla sabbia si possono scorgere le torpedini (Torpedo marmorata), famose per la capacità di caricarsi elettricamente per poi dare la scossa e tramortire le possibili prede o i propri predatori.
Molti organismi incrostanti animali e vegetali aderiscono alle pareti rocciose dando all'ambiente tocchi di colore anche molto accesi; tra questi le spugne gialle della specie Clathrina clathrus e arancioni della specie Spirastrella cunctatrix (M.Lanini/Panda Photo).
Si incontrano, inoltre, numerosi molluschi nudibranchi, anch'essi rinomati per la colorazione sgargiante. Tra cui i più comuni troviamo: la flabellina (A.Tommasi/Panda Photo) dalla livrea fucsia e la cosiddetta vacchetta di mare (Discodoris atromaculata) (M.Lanini/Panda Photo), bianca chiazzata di scuro.
Le rocce più esposte alle correnti sono colonizzate dai grandi ventagli dei celenterati quali le gorgonie gialle (Eunicella cavolinii) (A.Ricciardi/Panda Photo) e rosse (Paramuricea clavata) (A.Ricciardi/Panda Photo) e da alcune specie di alcionari, rarissimi altrove.
In alcune stagioni, non è difficile avvistare i delfini (M.Pulcini/Panda Photo) oltre ad alcune rare specie di uccelli marini come le sule e i labbi, che arrivano fin qui per nutrirsi.