Stati Generali dissesto idrogeologico: prevenzione e stop ai condoni

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11/11/2014

La Struttura di Missione #italiasicura voluta dal Governo contro dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, ha convocato l’11 novembre 2014 a Roma “Fuori dal fango! Gli stati generali contro il dissesto idrogeologico”.

L'iniziativa mira a riunire tutte le istituzioni impegnate nella prevenzione e mitigazione del rischio da frane e alluvioni: Protezione Civile, Ministeri, Regioni, Comuni, volontariato di protezione civile, associazioni. All'incontro viene presentato il  “Piano nazionale 2015-2020 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione ordinaria del territorio” e affrontato il tema del rischio in connessione ai cambiamenti climatici.

Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha confermato la svolta già illustrata a grandi linee pochi giorni prima intervenendo alla trasmissione Ambiente Italia su Rai3: "Il Governo è pronto a mettere a disposizione 7 miliardi in sette anni, dal 2015 al 2021, per la  prevenzione e la tutela del territorio. Ma serve anche una rivoluzione culturale: in questo Paese non ci saranno mai più condoni edilizi, perché sono dei tentati omicidi alla tutela del territorio". 

Il piano prevede una spesa di quasi 9 miliardi: ai sette di cui ha parlato il Ministro - 5 provenienti dai fondi di sviluppo e coesione e 2 dal cofinanziamento delle Regioni o dai fondi europei a disposizione delle stesse regioni - vanno aggiunti due miliardi recuperati dai fondi a disposizione per le opere di messa in sicurezza e non spesi fino ad ora. Con questi ultimi verranno aperti 654 cantieri entro la fine dell'anno, per un totale di 807 milioni, e altri 659 nei primi mesi del 2015, per un valore di un miliardo e 96 milioni ieri che apriranno entro il 2014 e il miliardo e 96 milioni dei 659 cantieri che apriranno nei primi mesi del 2015. Sono invece 1.732 cantieri già aperti, per un valore di 1,6 miliardi.

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