Le Banche Dati del mare

  • IL SIDIMAR

La banca dati del Sistema Difesa Mare (Si.Di.Mar.) costituisce la prima Banca Dati totalmente georeferenziata, un sistema informativo in grado di fornire un panorama completo e coordinato sulla condizione del nostro territorio marino e costiero, sia sulla base delle relative condizioni ecologiche, sia in relazione alle attività antropiche, economiche ed industriali che intervengono sulla fascia costiera emersa e sommersa. Grazie alla sua attività di raccolta dei dati provenienti dalle reti di osservazioni regionali sull’ambiente marino, messi a disposizione degli utenti via Internet, il Si.Di.Mar rappresenta tutt'oggi l'unico contenitore a livello nazionale di tutti i dati relativi all'ambiente marino.

Nel Si.Di.Mar. sono presenti tutti i dati raccolti dal 2001 al 2009 nell’ambito delle attività del “Programma di Monitoraggio per il controllo dell’ambiente marino costiero”, promosso, finanziato e coordinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della Legge n. 979 del 1982 per la difesa del Mare. Tali dati, identificati dall’acronimo DAM - Dati Ambientali Marini, riguardano tutti i comparti ambientali investigati: acqua, sedimenti, mitili, plancton e comunità bentoniche.

I dati presenti nel Si.Di.Mar hanno rappresentato la fondamentale base informativa per l’attuazione della Direttiva sulla Strategia Marina (2008/56/CE), in particolare per la prima fase, quella della Valutazione Iniziale.

Oltre ai dati DAM, è possibile acquisire e visualizzare attraverso il GIS (Geographical Information System) le informazioni relative a:

  • distribuzione di organismi alloctoni segnalati in Mediterraneo;
  • mappatura costiera delle praterie di Posidonia oceanica in Italia;
  • spiaggiamenti di cetacei, squali e tartarughe marine lungo le coste italiane.

L’integrazione di tutti questi dati in un unico ambiente ha messo a disposizione tutte le informazioni utili per una valutazione, anche mediante il confronto con i dati pregressi, della gravità e dell’impatto di eventi di alterazione dell’ambiente marino. Inoltre, il monitoraggio dei punti "di bianco" (aree a ridotto impatto antropico ed alto grado di naturalità come ad es. le aree marine protette) ha consentito una prima definizione dei valori di fondo e la verifica di una serie di indicatori per la valutazione della “salute” dei nostri mari, sui quali impostare elaborazioni e misure di tutela e salvaguardia che siano conformi ai principi di precauzione, azione preventiva, limitazione del danno ambientale e «chi inquina paga».


  • IL SISTEMA INFORMATIVO CENTRALIZZATO

Per dare seguito agli obblighi di legge sulla trasparenza nonché a quelli relativi all'accessibilità di tutti i dati ambientali, è in fase di predisposizione un Sistema Informativo Centralizzato che consentirà di archiviare, gestire e rendere fruibili ad un pubblico vasto tutti i risultati delle indagini e delle analisi previsti dalla Direttiva Quadro sulla Strategia Marina.

In attesa dell'attivazione del Sistema Informativo Centralizzato, è stato provvisoriamente predisposto un Web Repository per il caricamento dei dati relativi ai monitoraggi. Inoltre, dal Repository è possibile scaricare le schede metodologiche ed i format condivisi, uno per ciascun modulo del programma di monitoraggio, da utilizzare per la trasmissione dei dati.

La realizzazione di tale Repository è stata ultimata il 30 maggio 2016 e da tale data ad oggi le ARPA hanno avviato il caricamento dei format compilati con i dati derivanti dalle attività del primo triennio di monitoraggio 2015 – 2017.

Le informazioni raccolte ed elaborate per la predisposizione dei report d'obbligo comunitario relativi alla Valutazione Iniziale, definizione del Buono Stato Ambientale (GES - Good Environmental Status) ed individuazione dei Traguardi Ambientali (Environmental Targets) sono stati caricati sulla banca dati SINTAI (Sistema Nazionale per la Tutela delle Acque Italiane). Tale strumento, gestito dall'ISPRA, assicura l'accesso del pubblico all'informazione ambientale (come richiesto dall'art. 16, comma 3, del D.lgs. 190/2010), necessaria per la consultazione dei risultati della Strategia Marina.