Direttiva Uccelli

La direttiva 2009/147/CE

I due principali strumenti operativi e integrati, messi in campo dall’UE per la conservazione della biodiversità, sono costituiti dalla Direttiva Habitat e dalla Direttiva Uccelli 79/409/CEE, oggi sostituita dalla 2009/147/CE.

La Direttiva Uccelli concerne la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato. A tal fine la direttiva prevede il mantenimento, mediante la creazione, la conservazione e/o il ripristino di un’adeguata superficie degli habitat delle specie ornitiche, nonché l’istituzione di zone di protezione. 

L’allegato I della Direttiva elenca le specie per le quali sono previste misure speciali di conservazione nonché la creazione, in territori idonei, di apposite Zone di Protezione Speciale (ZPS). All’interno di tali aree gli Stati membri adottano misure per prevenire il deterioramento e l’inquinamento degli habitat e più in generale perturbazioni negative per l’avifauna. Ogni tre anni ciascuno stato elabora una relazione sulle disposizioni adottate ai sensi della Direttiva.

Diversamente dai SIC, la cui designazione in ZSC richiede una lunga procedura, le ZPS sono designate direttamente dagli Stati membri ed entrano automaticamente a far parte della rete Natura 2000.

L'Italia ha recepito la Direttiva Uccelli attraverso la Legge n. 157 dell'11 febbraio 1992 e il Regolamento D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357, e sue successive modifiche e integrazioni.

PER APPROFONDIRE

Direttiva Uccelli (2009/147/CE) ITA