Percorso di attuazione

Il percorso di attuazione della Strategia Marina in Italia

Con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente marino e contemporaneamente garantire la sostenibilità delle attività umane legate agli usi del mare, il percorso di attuazione della Direttiva 2008/56/CE sulla Strategia Marina rappresenta ad oggi il maggior impegno sostenuto dal Ministero dell’Ambiente in termini di governance, competenze e risorse economiche dedicate. 

Il percorso è coordinato dal Ministero dell’Ambiente e vede il coinvolgimento dei rappresentanti delle amministrazioni centrali, delle regioni e degli enti locali, nonché delle ARPA e di numerosi altri soggetti per gli aspetti tecnico/scientifici e le ricadute socio-economiche.  

Il Decreto n. 190/2010 ne individua le azioni e le fasi di attuazione:

FASE 1

E’ finalizzata a comprendere lo stato ambientale attuale del mare e a fissare gli obiettivi di miglioramento. La Valutazione iniziale prevede un’analisi – in base ai dati esistenti - delle caratteristiche e dello stato dell’ambiente marino, dei principali impatti legati al suo utilizzo e dei costi del suo degrado. La Determinazione dei requisiti del ‘Buono stato ambientale’ definisce (in base a 11 “descrittori”) le condizioni che consentono all’ecosistema marino di mantenere la propria “resilienza” ai cambiamenti dovuti all'attività umana. La Definizione dei traguardi ambientali fissa obiettivi e indicatori che orientano il percorso verso il conseguimento del buono stato ambientale.

Sotto la guida del Ministero dell’Ambiente,  i documenti prodotti a partire dal 2012 sono stati sottoposti a una consultazione pubblica (giugno/ottobre 2012), validati da parte dell’Unione Europea e approvati con decreto ministeriale. 

Uno degli aspetti più significativi della Strategia Marina nel nostro Paese è stata la creazione di una banca dati accessibile via internet, che contiene le informazioni e i dati provenienti dal lavoro svolto da tutti i soggetti coinvolti nella prima fase di attuazione. La raccolta e sistematizzazione di questo materiale ha costituito il punto di partenza per predisporre i Programmi di Monitoraggio

FASE 2

I Programmi di Monitoraggio mirano a valutare in maniera continuativa lo stato dell’ambiente marino, integrando e armonizzando tutte le informazioni esistenti a livello regionale, nazionale e internazionale. Alla loro predisposizione hanno contribuito 8 gruppi di lavoro tematici. A ottobre 2014 l’Italia ha inviato i documenti elaborati alla Commissione Europea, tenendo conto degli esiti della consultazione pubblica effettuata tra giugno e luglio 2014.

FASE 3

Il raggiungimento (o mantenimento) del buono stato ambientale è affidato all’attuazione di un Programma di misure: azioni concrete e tecnicamente fattibili, elaborate tenendo conto delle conseguenze che avranno sul piano economico e sociale ed armonizzate con le misure già esistenti. Come previsto dalla norma, il programma di misure è stato sottoposto a Consultazione Pubblica il 30 settembre 2016; in seguito, gli esiti verranno comunicati alla Commissione Europea e ai Paesi che condividono con l’Italia la stessa regione marina.

DOCUMENTI