Il parco e le sue normative
L’Area marina protetta delle Cinque Terre è stata istituita con decreto del Ministro dell’Ambiente in data 12 dicembre 1997 (pubblicato sulla G.U. della Repubblica Italiana n. 48 del 27 febbraio 1998), d’intesa con il Ministro del Tesoro. Nel 1999 la gestione dell’AMP fu affidata, con decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1999, all'Ente Parco nazionale delle Cinque Terre, contestualmente all’istituzione dell’omonimo parco nazionale.
Dopo circa sette anni dall’istituzione dell’AMP, la sua zonazione fu aggiornata con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio in data 9 novembre 2004 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 24 del 31 gennaio 2005).
L’Area marina protetta è stata in seguito nuovamente modificata, con decreto del 20 luglio 2011 del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, d’intesa con il Ministro dell’Economia. In pari data, con decreto n. 189 dello stesso Ministro dell’Ambiente, è stato approvato il regolamento di disciplina delle attività consentite nelle varie zone dell’AMP.
In conformità a quanto previsto nei succitati provvedimenti e nell'ambito delle disposizioni di cui all'art. 27, comma 3, della legge 31 dicembre 1982, n. 979, e all'art. 18, comma 2, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, l’istituzione dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre persegue la protezione ambientale della zona interessata e si prefigge le seguenti finalità:
- la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali, chimiche, fisiche e della biodiversità marina e costiera, anche attraverso interventi di recupero ambientale;
- la promozione dell'educazione ambientale e la diffusione delle conoscenze degli ambienti marini e costieri dell'area marina protetta, anche attraverso la realizzazione di programmi didattici e divulgativi;
- la realizzazione di programmi di studio, monitoraggio e ricerca scientifica nei settori delle scienze naturali e della tutela ambientale, al fine di assicurare la conoscenza sistematica dell'area;
- la promozione dello sviluppo sostenibile dell'area, con particolare riguardo alla valorizzazione delle attività tradizionali, delle culture locali, del turismo ecocompatibile e alla fruizione da parte delle categorie socialmente sensibili.
Consulta la cartografia ufficiale