Flora e Fauna
La Riserva Naturale Statale Le Cesine conserva un mosaico di habitat diversificati e ricchi di biodiversità.
Il bosco è fondamentalmente costituito da pinete di pino d'Aleppo (Pinus halepensis) (G.Marcoaldi/Panda Photo) e pino domestico (Pinus pinea) ma non mancano anche esemplari di cipresso (Cupressus sempervirens), pino delle Canarie (Pinus canariensis) e pino marittimo (Pinus pinaster) (M.Zampetti).
Nella zona nord della riserva si trovano invece foreste di leccio (Quercus ilex) (G.Marcoaldi/Panda Photo), spesso alternate a querce vallonee (Quercus macrolepis).
Molto ricca è anche la macchia mediterranea con cisti (G.Gobbi/Panda Photo) (Cistus incanus, C. salvifolius, C. monspeliensis), santoreggia pugliese (Satureja cuneifolia), presente in Italia solo in Puglia e Calabria, timo (Thymus capitatus), rosmarino (Rosmarinus officinalis) e la particolare erica pugliese (Erica forskalii) individuata in Italia solo in Puglia e Sicilia.
In varie zone della riserva crescono anche arbusti spontanei come mirto (Myrtus communis) e il lentisco (Pistacia lentiscus). Tipica delle paludi è la vegetazione rappresentata da canneti a cannuccia di palude (Phragmites australis) con vaste formazioni di falasceta (Cladium mariscus). Numerose sono le orchidee spontanee che colorano i prati delle Cesine in primavera: Ophrys fuciflora (M. Lanini/Panda Photo), O. sphegodes (foto G. Carotti), Serapias lingua (B.Santucci-G.Guerrieri/Panda Photo), Orchis spp.
Altro habitat importantissimo a Le Cesine è quello della laguna costiera con la sua vegetazione sommersa. Oltre agli habitat naturali, nell’area della riserva ci sono anche quelli antropici ovvero i terreni agricoli, coltivati principalmente ad olivo (Olea europea) (F.Fabrizi/Panda Photo) e a colture orticole.
Anche dal punto di vista faunistico l’area gode di un elevato livello di biodiversità. Molto numerose sono le specie di insetti, in particolare di farfalle come ad esempio la vanessa del cardo (Vanessa cardui) e il macaone (Papilio machaon) (foto G. Carotti). E’ anche possibile osservare il Macroglossum stellatarum, una falena diurna che sugge il nettare volando, come un colibrì.
La classe degli anfibi è rappresentata dalla raganella (Hyla intermedia) (foto G. Carotti), dal rospo smeraldino (Bufo lineatus), dal rospo comune (Bufo bufo), dal tritone crestato (Triturus carnifex) e dall'endemico tritone italiano (Lissotriton italicus).
Per quanto riguarda i rettili, Le Cesine ospitano una popolazione di testuggine palustre (Emys orbicularis) (G.Marcoaldi/Panda Photo) ancora in buono stato, il colubro leopardino (Zamenis situla) (R.Nistri/Panda Photo) e il ramarro (Lacerta bilineata) (G.Cappelli/Panda Photo).
Sono più di 180 le specie di uccelli che popolano la Riserva Naturale Statale. Anatre e altri uccelli acquatici (codoni, mestoloni, alzavole, fischioni, moriglioni L.Vinco/Panda Photo, morette, volpoche) si riparano in inverno nei pantani.
Le migrazioni tra Africa ed Europa offrono la possibilità di osservare, in primavera e in autunno, alcuni rapaci tra i quali i falchi di palude (Circus aeroginosus) e le rare albanelle pallide (Circus macrorus) e i grillai (L.Ardeidas/Panda Photo).
I boschi sono ricchi di passeriformi. Nidificano nella riserva la folaga (Fulica atra), il tuffetto (Podiceps ruficollis) e il germano reale (Anas platyrhyncos) (G.Cappelli/Panda Photo).
Il cordone dunale, invece, offre un ambiente idoneo a fratini (Charadrius alexandrinus) e fraticelli (Sterna albifrons) (V.Loi-S.Pisano/Panda Photo).
Soprattutto di notte è possibile incontrare i mammiferi come ad esempio il tasso (Meles meles), la faina (Martes foina) (L.Ardeidas-F.Camara/Panda Photo), la donnola (Mustela nivalis) e la volpe (Vulpes vulpes) (M.Melodia/Panda Photo).