Nel mese di marzo è divenuto pienamente operativo il sistema integrato di sorveglianza (satellitare, aereo e navale) delle piattaforme petrolifere. Il controllo satellitare, già avviato a febbraio è stato ingrato a marzo con il controllo aereo delle Capitanerie di Porto e con il pattugliamento giornaliero dei mezzi antinquinamento della flotta navale convenzionata nelle aree dove sono situate le piattaforme petrolifere. Senza alcune forma di duplicazione o sovrapposizione il sistema consente, per la prima volta in Italia, il controllo costante delle piattaforme petrolifere situate nelle acque territoriali nazionali, al fine di individuare precocemente eventuali sversamenti di idrocarburi e di limitare i rischi di inquinamenti massivi delle coste italiane, con gravi ripercussioni sulle economie delle regioni costiere. L’iniziativa di cui sopra, unitamente all’avvio dell’attività aereo e navale di vigilanza antinquinamento della Zona di Protezione Ecologica in alto mare, attuativa del protocollo d’intesa MATTM- Guardia di Finanza, rientra tra le attività poste in essere per potenziare il sistema nazionale di prevenzione e lotta agli inquinamenti marini di cui alla legge 979/82, grazie anche alle risorse di cui all’art. 35, comma 1, del decreto legge 22 giugno 2012 n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 n. 134.