Con il 2014 si è aperto il nuovo periodo di programmazione Europea 2014/2020. In coerenza con gli obiettivi tematici della Strategia Europea per il 2020, molteplici programmi prevedono l’allocazione dei fondi UE intorno agli obiettivi di conservazione della biodiversità e di valorizzazione dei servizi ecosistemici. A seguito delle indicazioni nazionali contenute nell’accordo di Partenariato, le Regioni stanno definendo i propri strumenti di pianificazione.
La ricerca, realizzata dal Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente nell’ambito di una convenzione con il Ministero dell’Ambiente, analizza le modalità con le quali le Regioni italiane hanno risposto agli obiettivi europei di difesa della biodiversità e dei servizi ecosistemici nei propri strumenti di programmazione (POR FESR e PSR, per quanto ancora in itinere a dicembre 2014) e fornisce una guida alle Regioni, ma anche ad altri enti e soggetti interessati alla gestione del capitale naturale per:
integrare le misure dedicate ai servizi ecosistemici nella pianificazione settoriale
monitorare i risultati attesi
armonizzare – dove possibile - le politiche, gli strumenti e le strategie di intervento su territori contigui, privilegiando i limiti naturali rispetto ai limiti amministrativi.
Le linee guida partono dall’analisi della metodologia adottata dalle Regioni e individuano degli indicatori per monitorare la coerenza tra le politiche ambientali e politiche/strumenti. Il risultato è rappresentato da report e sintesi in formato tabellare distinti per regioni e/o tematiche.
PER APPROFONDIRE
LINEE GUIDA per l'integrazione delle politiche di conservazione e valorizzazione negli interventi settoriali regionali
Allegati:
Impatto delle politiche regionali su biodiversità e paesaggio: Analisi POR FESR 2014–2020 delle 21 Regioni italiane
Impatto delle politiche regionali su biodiversità e paesaggio: Analisi PSR 2014–2020 di 6 Regioni italiane
Programmazione europea 2014/2020: obiettivi, strumenti, finanziamenti