I fattori che determinano la struttura e l'evoluzione di un paesaggio sono molteplici e comprendono sia eventi naturali (cambiamenti climatici, processi geomorfologici e pedogenetici, colonizzazione da parte di specie animali e vegetali) che fenomeni legati all’intervento antropico (cambiamenti d'uso del suolo, frammentazione, urbanizzazione, inquinamento e qualsiasi altro tipo di disturbo in senso lato).
In Italia fu Benedetto Croce, nel 1922, il primo a promuovere una legge che tutelasse il paesaggio e le bellezze naturali con norme molto simili a quelle previste per il patrimonio monumentale (Legge n. 778 del 1922) e poco più di 20 anni dopo, anche l’art. 9 della Costituzione italiana ribadirà questo concetto. Da allora in poi svariate leggi e decreti sono stati redatti al fine di fornire una salvaguardia sempre maggiore al Paesaggio che ci circonda e questo non solo a livello nazionale; esiste infatti anche una normativa internazionale in tema di Paesaggio, la Convenzione Europea del Paesaggio.
Legislazione nazionale redatta in relazione alla conservazione del paesaggio, o avente ricadute di tipo paesaggistico:
Riconoscendo che la qualità e la diversità dei paesaggi europei costituiscono una risorsa comune per la cui salvaguardia, gestione e pianificazione occorre cooperare e desiderando istituire un nuovo strumento dedicato esclusivamente alla tutela, alla gestione e alla pianificazione di tutti i paesaggi europei, i Ministri del Consiglio d’Europa hanno firmato la Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, ottobre 2000).
Il paesaggio (Castelluccio di Norcia, M.ti Sibillini. Foto G. Carotti) definito nella Convenzione come “una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”, assume una posizione centrale nella pianificazione e gli viene riconosciuto un valore economico in quanto è visto come una risorsa che, essendo fonte di benessere e profitto, va gestita secondo i principi dello sviluppo sostenibile. Le disposizioni di questa Convenzione sono applicate a tutto il territorio, "agli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani", tuttavia sono previsti interventi differenziati a livello locale: a seconda delle caratteristiche dei singoli contesti paesaggistici, si passa da una conservazione più rigorosa alla creazione di nuovi paesaggi, passando per la protezione, il ripristino, il mantenimento e la riqualificazione.
Al 2014, 38 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno ratificato la Convenzione, tra i quali l’Italia nel 2006 con la legge n.14 del 9 gennaio, e 2 l’hanno firmata.
A livello internazionale, oltre alla Convenzione Europea, ci sono altre iniziative volte alla conservazione del paesaggio come ad esempio la Convenzione UNESCO per la tutela del patrimonio mondiale culturale e naturale. Il Consiglio d’Europa aveva già posto l’accento sull’integrazione nei settori economici e sociali delle considerazioni sulla diversità biologica e paesaggistica e individuato tra gli strumenti operativi la realizzazione di reti ecologiche attraverso la Strategia Pan-europea sulla Diversità Biologica e Paesaggistica (PEBLDS), adottata nel 1995.
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