Flora italiana

Specie endemiche, liste rosse e difesa delle foreste

Le felci (Osmunda regalis, L. Sestieri/Panda Photo) le gimnosperme e le angiosperme. I muschi, le epatiche ed i licheni. Ma anche le alghe marine e quelle delle acque dolci dei fiumi, dei laghi, degli stagni.

Felce (Osmunda regalis - L. Sestieri/Panda Photo) 

La flora italiana è ricchissima di specie, molte delle quali endemiche (Moheringia papulosa, presente solo in alcune gole calcaree marchigiane. Foto G. Carotti); su un territorio piuttosto limitato, se comparato a quello del “vecchio continente”, sono presenti circa la metà delle specie vegetali dell’intera Europa.

Moheringia papulosa, presente solo in alcune gole calcaree marchigiane (Foto G. Carotti) 

La biodiversità vegetale mediterranea è tuttavia fortemente minacciata dai cambiamenti ambientali che derivano dalle mutate condizioni di utilizzo del suolo e l’Italia in questo contesto non fa eccezione. Molte specie necessitano di misure di conservazione: uno dei progetti, finanziato dal Ministero dell'Ambiente e realizzato dalla Società Botanica Italiana, ha visto la collaborazione di oltre 200 studiosi e ha portato alla pubblicazione di una “Lista Rossa parziale della flora d’Italia”

In Italia ci sono circa 12 miliardi di alberi. Mentre le foreste tropicali vanno in fumo, gli europei assistono all'espansione dei boschi; un fenomeno particolarmente evidente in  Italia, dove nel 1940 solo il 20% del paese era coperto dai boschi, mentre oggi pinete e faggete, quercete e abetine rivestono più del 30% della penisola.

Il Corpo Forestale dello Stato realizza l’Inventario Forestale Nazionale, un’indagine che ha proprio l’obiettivo di monitorare lo stato di salute delle foreste del nostro Paese; periodicamente si occupa anche di pubblicare i dati sugli incendi suddivisi per regione.

Molti i progetti legati al fenomeno degli incendi; tra questi la “Pianificazione Antincendi Boschivi nelle Aree Naturali Protette Statali ed individuazione nei Parchi Nazionali di zone di intervento prioritario (lista rossa della zonizzazione AIB)”.