La conservazione delle specie terrestri

Proposta di intervento per la conservazione delle popolazioni di ululone appenninico Bombina pachypus

A scala globale gli anfibi stanno subendo un drammatico declino tanto che circa un terzo delle specie note è considerato a rischio di estinzione a causa di alterazione ambientali, patologie, introduzione di specie alloctone e degli effetti dei cambiamenti climatici. L’Italia, con 44 specie di anfibi e 56 di rettili, è il paese europeo con la massima diversità erpetologica e con un consistente numero di specie endemiche, che quindi vivono solo nel nostro paese (14 anfibi e 5 rettili).

L'ululone appenninico, nome scientifico Bombina pachypus (foto G. Carotti), è un piccolo anfibio anuro, endemico della nostra penisola. Un tempo comune negli habitat idonei, negli ultimi 10 anni la specie è declinata in tutto il suo areale. L'essere endemico e appartenere ad una categoria faunistica in generale molto minacciata (anfibi), ha portato questa specie in cima alle priorità della conservazione in Italia.

La necessità della sua tutela non è soltanto un contributo al mantenimento della biodiversità, cosa di per se eticamente doverosa, ma è anche un obbligo sancito dalla Direttiva Europea 92/43/CEE, meglio nota come Direttiva Habitat. Infatti, insieme alla specie gemella Bombina variegata o ululone dal ventre giallo, la Bombina pachypus è inserita negli allegati II e IV di suddetta direttiva europea.

Nonostante gli sforzi di tutela rivolti direttamente a questa specie e più in generale agli ambienti e ambiti regionali in cui vive e si riproduce, come già accennato si è assistito negli ultimi anni ad una costante e repentina diminuzione del numero degli individui e ad una contrazione delle aree di presenza, tanto è vero che la recente Lista Rossa dei Vertebrati Italiani gli ha assegnato la categoria Endangered (in pericolo), stimando una riduzione della popolazione pari al 50% negli ultimi 10 anni.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare conscio della responsabilità esclusivamente italiana della tutela e sopravvivenza di questa specie ha affidato ad un team di esperti dell’Università degli Studi della Tuscia, un incarico per un programma di monitoraggio sullo stato di conservazione dell’ululone appenninico, la valutazione delle minacce e la formulazione di proposte gestionali concrete. La pubblicazione che segue rappresenta un contributo tecnico scientifico per le amministrazioni locali, aree protette e associazioni ambientaliste a supporto della conservazione e il recupero delle popolazioni di ululone appenninico in Italia.

Proposta di intervento per la conservazione ed il recupero delle popolazioni di ululone appenninico Bombina pachypus in Italia peninsulare