Il parco e le sue normative
L’Area marina protetta di Capo Gallo-Isola delle Femmine è stata istituita con Decreto 24 luglio 2002 (G.U. n. 285 del 05.12.2002) del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con la Regione Sicilia.
Con decreto ministeriale 24 aprile 2012 (Ambiente) la gestione dell’AMP, precedentemente assegnata in via provvisoria alla Capitaneria di Porto di Palermo, è stata affidata ad un Consorzio di gestione costituito presso la Provincia di Palermo.
Le finalità che l’Area marina protetta di Capo Gallo-Isola delle Femmine persegue sono:
a. la protezione ambientale dell’area marina interessata;
b. la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona;
c. la diffusione e la divulgazione della conoscenza dell’ecologia e della biologia degli ambienti marini e costieri dell’area marina protetta e delle peculiari caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona;
d. l’effettuazione di programmi di carattere educativo per il miglioramento della cultura generale nel campo dell’ecologia e della biologia marina;
e. la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica nei settori dell’ecologia, della biologia marina e della tutela ambientale, al fine di assicurare la conoscenza sistematica dell’area;
f. la promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell’area, anche privilegiando attività tradizionali locali già presenti. Nell’ambito dell’azione di promozione di uno sviluppo compatibile con le predette finalità, la disciplina delle attività relative alla canalizzazione dei flussi turistici, alle visite guidate e ai mezzi di trasporto collettivi, potrà prevedere che le predette attività vengano svolte prioritariamente o esclusivamente dai residenti e da imprese avente sede nei Comuni ricadenti nell’area marina protetta.
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