Flora e Fauna
L’area protetta include il Sito di Importanza Comunitaria “Fondali Bergeggi-Noli” istituito, ai sensi della Direttiva CE 92/43, per tutelare il mantenimento delle biocenosi di particolare pregio esistenti nel sito, nonché la biodiversità delle specie animali e vegetali presenti. In particolare, una prateria di Posidonia oceanica si estende per circa 83 ettari da Spotorno fino all'Isola di Bergeggi, tra circa 10 e 20 metri di profondità. Il limite superiore, irregolare e notevolmente frastagliato, è preceduto da un fondale sabbioso in cui ha attecchito la Cymodocea nodosa. La porzione di matte morta, cioè lo strato composto da sedimenti e foglie morte di posidonia, è stato invece colonizzato dall’alga verde Caulerpa racemosa.
Su tutte le coste che rientrano nei confini dell’AMP è distribuita, in abbondanza e con continuità; l’alga bruna Cystoseira amentacea, varietà stricta. In percentuali minori si trova Cystoseira compressa; queste alghe, molto sensibili all’inquinamento, testimoniano una buona condizione delle acque. L’alga rossa Corallina elongata è presente, con popolamenti densi, nelle aree in cui i cistoseireti sono più radi; le alghe verdi sono presenti con l’ordine Ulvales, che comprende molte specie tionitrofile. All’ingresso delle grotte le alghe frondose sono scarse e rappresentate da Dictyota dichotoma, ma nell’interno scompaiono restando solo alghe incrostanti.
Nell’ambito del piano infralitorale, fino ai 30/40 metri di profondità, sono presenti biocenosi algali tipiche del coralligeno, formate dalle alghe rosse Mesophyllum lichenoides, Jania rubens e Laurencia obtusa, spesso in associazione con altre tipologie di alghe, come Halimeda tuna, alga verde sciafila, detta “fico d’india di mare”.
Sulla terraferma è presente la macchia mediterranea (foto P. Gherardi), con specie endemiche psammofile, cioè adattate agli ambienti sabbiosi, quali, ad esempio, il finocchio marino, la barba di giove ed il papavero delle spiagge.
Per quanto riguarda le comunità zoo-bentoniche, i fondali molli, entro i primi 10 metri di profondità, sono caratterizzati da diverse specie di bivalvi tra cui spicca Spisula subtruncata, mentre i fondali biodetritici, a partire da circa 20 m, sono colonizzati da anellidi policheti. I fondali duri dell’Isola, profondi ed esposti verso il mare aperto, ospitano popolamenti sciafili, tra cui spiccano elementi del Coralligeno.
Le grotte hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema, essendo rifugio per molti organismi vagili: tra i molluschi spicca la ciprea lurida (M. Lanini/Panda Photo);
tra i crostacei, abbondano il granchio-ragno di grotta (Herbstia condyliata), il gamberetto meccanico (Stenopus spinosus) (G. Villani/Panda Photo),
la magnosella (Scyllarus arctus), la magnosa (Scyllarides latus) il gambero delle rocce (Palaemon serratus) e, nascoste negli anfratti, aragoste della specie Palinurus elephas. Tra i pesci: le corvine (G. Villani/Panda Photo),
il re di triglie (Apogon imberbis) (M. Lanini/Panda Photo) e la caratteristica brotula nera (Oligopus ater), detta anche pesce sigaro, che abitualmente vive tra i 100 ed i 200 metri di profondità, ma qui può trovarsi anche a 2/3 metri negli anfratti poco illuminati.