Storia e Geografia
La Riserva Naturale Statale Bosco Siro Negri è un piccolo lembo di Pianura Padana che nel 1970, in occasione dell'Anno Europeo per la Conservazione della Natura, fu vincolato dall’Università come Riserva Naturale Integrale. Il donatore, Giuseppe Negri, era un grande appassionato di naturae intese dedicare l’area alla memoria del proprio fratello Siro; il dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università degli Studi di Pavia si impegna da allora a conservare integro il bosco, non attuando alcun intervento e consentendo l’accesso solo ai fini di ricerca scientifica, educativi e di vigilanza. Non più sottoposto a pratiche di gestione selvicolturale dall’epoca del secondo conflitto mondiale, il Bosco Siro Negri rappresenta un piccolo ma importante relitto delle foreste miste che occupavano il fondo delle valli fluviali della Pianura padana, la cui scomparsa iniziò con la centuriazione romana intorno al II sec. a.C.. La Riserva quindi rappresenta la fedele testimonianza di un antichissimo retaggio botanico e naturalistico. Situata presso la sponda destra del fiume Ticino, all’origine aveva una superficie di circa 10,5 ettari; l’acquisto di un fondo confinante, già dedicato alla pioppicoltura, ha portato ad un aumento dell’area destinata alla conservazione. In omaggio alle finalità della Riserva, nel terreno di nuova acquisizione non saranno effettuati impianti, ma la vegetazione si evolverà secondo i processi spontanei di successione naturale della copertura vegetale.