Flora e Fauna
La composizione botanica di quest’area rappresenta il risultato del fenomeno denominato “inversione vegetazionale”. La disposizione delle specie arboree è invertita rispetto all'altitudine; la foresta di leccio (G.Marcoaldi/Panda Photo) e la macchia mediterranea si trovano sui bordi del cratere, mentre sul fondo, a pochi metri sul livello del mare, troviamo specie tipiche di più alte quote quali il castagno (R.Antonini/Panda Photo), la farnia, il rovere, l’olmo e i carpini.
La vegetazione che si trova intorno agli specchi d'acqua è costituita invece da giunchi, carici, tife, cannuccia di palude, salicone. Nella parte centrale del Lago Grande si trova un ampio canneto-saliceto e un esteso tappeto di ninfea bianca (R.Siniscalchi/Panda Photo), che in primavera-estate arriva a coprire buona parte del lago.
Il Lago Piccolo, invece, è completamente ricoperto da lenticchia d’acqua. I margini dei sentieri e le basi degli alberi sono colorati da un ricco sottobosco composto dal pungitopo, dal biancospino e dalle fioriture del ciclamino (foto G. Carotti), del ranuncolo e di alcune orchidee selvatiche.
La diversità ambientale presente nell’Oasi ha consentito l’instaurarsi di una altrettanto varia comunità animale. Sono presenti circa 130 specie di uccelli; alcune nidificano nell’area, altre vi si stabiliscono solo in corrispondenza dei periodi migratori o durante la stagione fredda. Abitano il bosco numerosi uccelli canori quali la capinera (R.Ragno/Panda Photo), il pettirosso (B.Midali/Panda Photo), il merlo (R.Wilmshurst/Panda Photo), la cinciallegra e tre specie di picchi il più diffuso dei quali, il picchio rosso maggiore (R.Siniscalchi/Panda Photo), è stato scelto come simbolo dell’Oasi.
In seguito ad un progetto di introduzione partito nel 1998 vive nell’Area protetta anche la moretta tabaccata, una delle anatre più rare d'Europa. La consistenza delle popolazioni di mammiferi (volpi, G.Cappelli/Panda Photo, donnole, ricci, talpe, M.Lanin/Panda Photo ecc.) risente notevolmente della limitata estensione della Riserva e della forte antropizzazione delle aree circostanti. Ampia invece la popolazione di invertebrati dell’Oasi, soprattutto libellule e farfalle; su 55 specie di lepidotteri che popolano i Campi Flegrei, 38 sono state qui censite e, fra queste, due sono esclusive degli Astroni.