Storia e Geografia
L’area delle Colline Metallifere coincide con la parte Nord della provincia di Grosseto, dal Golfo di Follonica al confine tracciato dalle montagne e colline che delimitano le provincie di Livorno, Pisa e Siena. Ricostruire gli antichi paesaggi minerari non è semplice; lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo finalizzato a ricavarne il massimo vantaggio ha spesso condotto, soprattutto dopo l’avvento delle tecnologie moderne, allo sconvolgimento dell’ambiente e a volte alla scomparsa di intere porzioni di territorio. L’Etruria costituisce per i metalli il più importante e cospicuo bacino minerario dell’Italia subalpina; gli affioramenti di rame, ferro, piombo, argento, antimonio, zinco, arsenico e stagno sono numerosi. Le miniere furono attive fino alla seconda metà del XX secolo ed hanno lasciato tracce profonde. Il Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane è stato uno dei primi a carattere tematico istituito in Italia dal Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio: abbraccia un insieme di testimonianze dell'attività metallurgica e mineraria che si distribuiscono su un lunghissimo arco storico, dall'epoca etrusca fino all'età contemporanea. Comprende il territorio dei sette Comuni a nord della Provincia di Grosseto: Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo, Roccastrada e Scarlino. Presso Monterotondo Marittimo esistono soffioni boraciferi che vengono struttati per la produzione di energia geotermica. Nell'area tra Massa Marittima e Gavorrano si estende il Lago dell’Accesa, unico bacino lacustre della provincia di Grosseto che non abbia le caratteristiche del lago costiero. La zona è prevalentemente collinare; l’altitudine supera di poco i mille metri sulle Cornate di Gerfalco e sul Poggio di Montieri, che costituiscono anche le vette più elevate dell'intero territorio interprovinciale delle Colline Metallifere.