Storia e Geografia
Sulle alture dell'area sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici che indicano la presenza dell'uomo già tredici secoli prima di Cristo, mentre anfore e resti di origine romana fanno pensare ad approdi, già in quell'epoca, nel porto di Portofino. Il recente rinvenimento di alcune anfore di origine greca in mare, al largo di punta del faro di Portofino, porta inoltre a pensare ad un uso più antico del famoso porto naturale.
Ma la storia del promontorio di Portofino e del suo mare è legata anche ai territori limitrofi in quanto, come testimoniano interessantissimi ritrovamenti archeologici, anche in epoca preromana dovevano esistere importanti centri come la necropoli di Chiavari. Non si deve dimenticare il lungo periodo della Repubblica Marinara Genovese, le cui vicende dominarono la tradizione storica di questi luoghi.
Nel promontorio coesistono due entità geologiche distinte: la "puddinga" e il calcare del Monte Antola che si erge nell'entroterra di Genova, tra Liguria e Piemonte. La roccia del promontorio di Portofino (foto P. Gherardi) prende il nome da questo monte perché la copertura litologica è la stessa e scorre continua tra le due zone geografiche. Il calcare presenta oggi strati che non si trovano più nell'originaria posizione orizzontale; per esempio in corrispondenza dell'abitato di San Rocco di Camogli sono ripiegati in modo molto evidente. La deposizione dei sedimenti del calcare del monte Antola risale a periodi compresi tra 90 e 55 milioni di anni fa; si tratta di rocce prevalentemente grigie, solcate da righe bianche, dovute a deposizioni di calcare che ha riempito le fratture che le attraversano.
La parte più a sud del promontorio è costituita da conglomerato risalente a circa 30 milioni di anni fa; questa particolare roccia è costituita da ciottoli di varia grandezza cementati da una matrice calcareo arenacea o marnosa che farebbe pensare ad una sedimentazione in ambiente marino. Il conglomerato è una roccia particolarmente resistente che costituisce le grandi scogliere a picco sul mare del fronte meridionale; in queste si aprono insenature e sono presenti grotte costiere, piccole cavità e nicchie.
I fondali costieri bassi situati lungo la costa sono costituiti da ciottoli di diversa grandezza, spesso intervallati da massi più grandi; la particolare conformazione consente alle alghe di insediarsi più facilmente. Solo in alcune zone si trovano invece fondali sabbiosi, come nella zona di Paraggi.