Flora e Fauna
In relazione alla quota, alla geo-pedologia ed all’ubicazione toscana o emiliana dei rilievi si riscontrano paesaggi e caratteristiche vegetazionali molto differenti; brughiere a mirtilli, praterie di vetta (Monte Cugna F.DeMarco/Panda Photo), conifere (Lago Santo. Foto P. Gherardi), castagneti, boschi di faggio (Foto G. Carotti) e di quercia caratterizzano il territorio del Parco, oltre alla significativa presenza di specie endemiche, artico-alpine, mediterranee ma anche relitti glaciali e specie rare come la Primula appenninica, il rododendro, la genzianella, il salice erbaceo, la silene di Svezia e molte altre ancora.
Anche la fauna è estremamente ricca. Il lupo (E.Coppola/Panda Photo) è presente sul territorio del Parco, anche se il suo comportamento lo rende elusivo e difficilmente osservabile. A tutela di questa specie il Parco è partner di un progetto “Life” per la diffusione di buone pratiche gestionali finalizzate a mitigare il conflitto tra lupo e zootecnia. Anche la presenza dell’aquila (B.Midali/Panda Photo) è monitorata attraverso il progetto "Studio preliminare sull'aquila reale" finanziato dal Ministero dell'Ambiente. Inoltre vi è il cavallo del Ventasso, la cui ridotta consistenza numerica ha comportato l’inserimento di questa specie nel Registro anagrafico dei gruppi etnici locali a rischio di scomparsa. Passeggiando per il territorio di questa Area Protetta il visitatore può osservare il falco pellegrino (P.Griva-M.Santona/Panda Photo), il capriolo, la poiana, l’arvicola delle nevi, il cervo (A.Calegari/Panda Photo) ed il tritone alpino (L.Manieri/Panda Photo), la cui sopravvivenza è fortemente minacciata dalla distruzione e alterazione degli habitat acquatici e dalle immissioni di pesci carnivori, come i salmonidi.