Laboratori Ambientali Mobili della Guardia Costiera

Analisi chimico-fisiche e microbiologiche sul campo

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nell’ambito del programma di potenziamento delle attività operative per la vigilanza ambientale, ha provveduto a dotare la Guardia Costiera di due automezzi allestiti ed equipaggiati con attrezzature da laboratorio per l’esecuzione di analisi chimico-fisiche e microbiologiche su campioni d’acqua; possono essere analizzate acque dolci, marine e reflue con l’impiego di appositi kit analitici. La strumentazione in dotazione ai LAM (Laboratori Ambientali Mobili) consente di eseguire il monitoraggio ambientale dei corpi idrici superficiali e il controllo del rispetto dei limiti di emissione degli scarichi idrici in corpi d’acqua superficiali. Ogni LAM è corredato da un autoveicolo 4x4 fuoristrada e da un battello pneumatico con relativo carrello per il trasporto su strada.

LAM - Laboratorio Ambientale Mobile

Analisi chimico-fisiche e microbiologiche su campioni d’acqua 

I LAM sono dotati di specifiche attrezzature per il campionamento di acque superficiali e profonde:

  • Bottiglia Niskin (per il campionamento della colonna d’acqua a profondità stabilite)
  • campionatore per idrocarburi (che consente di campionare gli idrocarburi presenti in superficie)
  • asta telescopica con relativi supporti.

Bottiglia Niskin per il campionamento della colonna d’acqua

La strumentazione utilizzata per effettuare le analisi chimico-fisiche e microbiologiche è composta da:

  • uno spettrofotometro UV/VIS per la determinazione dei metalli pesanti e dei nutrienti;
  • una sonda multiparametrica per la misura di pH, potenziale redox, ossigeno disciolto, conducibilità, resistività, salinità e temperatura.

La rilevazione degli idrocarburi è eseguita con un fluorimetro subacqueo, mentre il metodo delle membrane filtranti permette di verificare la presenza di microrganismi patogeni, dovuti ad inquinamento fecale, nei campioni d’acqua. 

I due LAM, sui quali opera personale della Guardia Costiera in possesso di adeguate qualifiche ufficiali (biologi iscritti all’albo, periti chimici, ecc.), hanno ottenuto, il 13 luglio 2013, la certificazione di sistemi di gestione della qualità ISO 9001:2008 e sono in grado di eseguire missioni “sul campo” con tempi di attivazione praticamente immediati e risultati analitici ottenuti in 24 ore. Dal momento della loro attivazione sono stati impiegati in ausilio di numerose operazioni condotte dai Comandi periferici del Corpo delle Capitanerie di Porto, nell’ambito di attività d’indagine delegate e coordinate dalle locali Procure della Repubblica, finalizzate all’accertamento e repressione di illeciti ambientali perpetrati in danno dell’ambiente marino e costiero; tra queste, si possono citare le indagini sulla Terra dei Fuochi, presso i SIN di Taranto e Brindisi.

Va inoltre ricordata l’attività di monitoraggio delle acque marine all’Isola del Giglio, eseguita, in affiancamento agli enti preposti, durante le operazioni di parbuckling della motonave Costa Concordia.