Flora e Fauna
Per quanto riguarda le comunità fitobentoniche, il piano sopralitorale presenta la tipica strutturazione del Mediterraneo nord-occidentale, mentre nel mediolitorale la comunità biologica assume estremo interesse per la presenza dell’alga Lithophyllum lichenoides, specie di particolare rilevanza naturalistica. Si tratta di una rodoficea calcarea, a tallo incrostante, che si è rivelata molto sensibile a diverse forme di inquinamento superficiale del mare, mostrando una forte regressione lungo le coste del Mediterraneo, dove è ormai diventato sempre più raro ritrovare delle bioconcrezioni al massimo della loro potenzialità di sviluppo; pertanto l’alga è stata inserita nelle principali direttive di conservazione internazionali.
In tutto il versante occidentale dell’isola dominano le grandi alghe brune di origine atlantica, quali Cystoseira, Sargassum, Dictyopteris e Phyllariopsis. Le specie vegetali che colonizzano il piano medio litorale dell’isola sono osservabili soprattutto durante il periodo autunno-invernale. La parte più alta del piano presenta quasi esclusivamente la feoficea incrostante Hapalospongidion macrocarpum. Nella parte mediana le cinture sono costituite da Nemalion helminthoides e Rissoella verruculosa. Nel versante orientale queste due alghe vengono spesso vicariate da Enteromporpha compressa e, in corrispondenza di arricchimenti organici come negli isolotti di fronte a Punta Sant’Andrea, da Scytosiphon lomentaria. Nella parte inferiore del piano sono abbondanti Lithophyllum byssoides, la feoficea Ralfsia verrucosa, le cianoficee Rivularia bullata, l’ulvofocea Bryopsis muscosa, le rodoficee Ceramium rubrum e Gelidium spathulatum. All’interno delle grotte medio litorali sono state rinvenuti esemplari di Valonia utricularia, Hildebrandia rubra e la corallinacea Phymatolithon lenormandii. Nel piano infralitorale, sulle pareti rocciose, dominano le specie algali del genere Cystoseira, mentre sui substrati mobili, fino al limite inferiore a 35/40 metri di profondità, spicca la fanerogama Posidonia oceanica (F.DiDomenico/Panda Photo) che forma vaste praterie. Nelle zone più superficiali del versante orientale si affermano altre comunità rizofitiche, dominate da Cymodocea nodosa e Caulerpa prolifera.
Per quanto riguarda le comunità zoo-bentoniche è da evidenziare il mollusco gasteropode Patella ferruginea, presente nell’isola in entrambe le sue due varietà, P. ferruginea lamarcki , nella costa esposta ad Est, e P. ferruginea rouxi, rappresentata nel versante occidentale. Si tratta della più grande patella del mediterraneo, che può raggiungere anche gli otto centimetri di diametro, ed è una specie minacciata di estinzione a causa dell’irrazionale prelievo da parte dell’uomo, soprattutto durante il delicato periodo riproduttivo.
Quanto alle specie ittiche, all’Asinara si possono ritrovare: corvine, dentici, saraghi (A. Tommasi/Panda Photo), spigole, scorfani (G. Liberta/Panda Photo), triglie e, tra le altre, anche esemplari di notevoli dimensioni di cernia bruna. Tra i crostacei spicca l’aragosta (Palinurus elephas) (A. Tommasi/Panda Photo), rinvenibile nella fase adulta a profondità comprese tra 15 e 100 m e la cicala di mare o magnosa (Scyllarides latus), inserita nella lista delle specie da proteggere perché fortemente minacciata dal prelievo indiscriminato.
Infine è possibile rinvenire, nelle acque prospicienti l’isola, tursiopi (G. Lacz/Panda Photo) e altri cetacei, tra i quali balenottere e capodogli, che hanno determinato l’inclusione del mare dell’Asinara all’interno del progetto internazionale di conservazione della fauna pelagica del Mediterraneo, denominato Santuario dei Cetacei.