Storia e Geografia
La Riserva naturale di Torricchio è la prima area protetta istituita nelle Marche. Era in origine una tenuta in destinata al pascolo degli ovini che vi risalivano dalla campagna romana; a 1126 m di quota, su un terrazzo prossimo al fondovalle, si trova il Casale Piscini (foto G. Carotti), un edificio la cui costruzione risale al 1874 che serviva da ricovero per i pastori nel periodo della monticazione estiva ed ora, dal 1970 in poi, come punto di appoggio per la gestione della riserva.
Proprio nel 1970 il Marchese Mario Incisa della Rocchetta firmò l’atto di donazione della sua proprietà "Montagna di Torricchio" in favore dell’Università di Camerino, allo scopo di destinarla ad area protetta. Il suo territorio si estende fra 820 e 1491 m in Val di Tazza (foto G. Carotti), fra i monti Cetrognola (1575 m) e Torricchio (1444 m), sull’Appennino Umbro-Marchigiano; fa parte quasi interamente del bacino del Chienti, versante adriatico, ad esclusione di una piccola parte delle pendici sud-ovest del Monte Cetrognola che appartiene idrograficamente all’alta Val Nerina e dunque al versante tirrenico.
La maggior parte della riserva é occupata da pascoli, in parte cespugliati, diffusi sui versanti e sui pianori sommitali, e da prati falciabili nelle aree di fondovalle. E’ stato possibile ricostruire la storia del paesaggio vegetale nel territorio della riserva, a partire dalla prima metà del 1800 fino ai nostri giorni, attraverso il confronto fra mappe catastali. La Riserva naturale di Torricchio é una riserva integrale destinata soprattutto alla ricerca scientifica, ed i visitatori possono accedervi limitatamente alle strade per le quali esistono servitù di passaggio.