Storia e Geografia
Per circa un secolo, tra il 1870 e il 1970, è stata presentenel territorio dell’Amiata un'intensa attività di estrazione industriale di cinabro (foto G. Carotti), il solfuro da cui veniva ricavato il mercurio; Etruschi e Romani, antichi abitatori del territorio amiatino, utilizzavano invece il cinabro principalmente come colorante, un rosso vermiglio che serviva per la tinteggiatura dei muri, dei tessuti e delle terrecotte.
Nella metà del XIX secolo nell’area amiatina si affacciarono numerosi capitalisti, sia italiani che tedeschi, che realizzarono i primi insediamenti minerari; in questo periodo, oltre a quella di Abbadia San Salvatore, nacquero altre importanti miniere (Cornacchino, Siele, Morone, Solforate) che andarono a costituire il Distretto minerario del Monte Amiata. Questo, nel momento di maggiore attività, comprendeva 12 siti minerari e circa 50 zone di ricerca; le miniere del monte Amiata arrivarono a produrre il 50% dell’intera produzione mondiale di mercurio. Intorno al 1969-70, si aprì una crisi su scala mondiale che fu causata principalmente da motivi ecologici, ma anche dall’arrivo di nuovi produttori in grado di praticare prezzi di vendita molto bassi. A causa di queste difficoltà l’intero bacino mercurifero del Monte Amiata, compresa la miniera di Abbadia San Salvatore, cessò definitivamente la sua attività nel 1972. L'imponente sistema di gallerie e di infrastrutture, costruito nel corso dei secoli, è oggi diventato un parco minerario e di archeologia industriale immerso in un paesaggio ancora incontaminato e poco abitato. Dal Monte Amiata (1738 metri), antico vulcano che si alza isolato dal resto della catena appenninica, si può godere di una spettacolare vista a 360° su buona parte dell’Italia centrale. Nell’area circostante Bagni San Filippo esistono numerose sorgenti di acque calde (52°C) che fuoriescono naturalmente dal sottosuolo depositando calcare il quale, sedimentandosi, forma il travertino. Una delle zone più suggestive è rappresentata dal Fosso Bianco, dove sono presenti numerose sorgenti di acque termali che depositano bicarbonato di calcio creando vere e proprie sculture naturali.