Storia e Geografia
Tra il I secolo a.C. ed il IV secolo d.C. la zona di Baia fu un importante centro commerciale ed una tra le mete più richieste dall’aristocrazia romana; i suoi complessi termali ne favorirono la crescita artistica ed urbanistica (nella foto i resti di una villa romana, M. Pulcini/Panda Photo) e attirarono alcune tra le più eminenti figure della Roma imperiale tra le quali Mario, Cesare, Cicerone, Pompeo Magno, gli imperatori Augusto, Tiberio, Claudio, Caligola fino ad arrivare ad Adriano ed Alessandro Severo.
In una sua epistole, Orazio scrisse “Nullus in orbe sinus Baiis praelucet amoenis” “Nessun insenatura al mondo risplende di più dell’incantevole Baia”, a dimostrazione della bellezza e fama dell’aera, ma sul finire del IV sec. d.C. iniziarono i primi segnali del lento movimento discendente (bradisisma) che portò alla progressiva scomparsa della fascia costiera trascinando, sott’acqua, ville, residenze, complessi termali e tutti i beni artistici ed urbanistici dell’area.
Inoltre, tutta l’area (come evidenzia l’etimologia greca di “Flegrei” “Phlagraios”, che significa “ardente”) è stata interessata da importanti attività eruttive tra le quali l’ultima, nel 1538, generò il più giovane vulcano d’Europa, il Monte Nuovo.
Nel 1969, a seguito del ritrovamento casuale di due statue ed il successivo scavo archeologico, iniziò la lenta fase di riscoperta e tutela del patrimonio archeologico (nella foto ricostruzione della statua di Ulisse, M. Pulcini/Panda Photo) dell’area, sino all’istituzione, nel 2002, dell’Ente Parco, con D.I. del Ministero dell’Ambiente, del Ministero per i Beni Culturali, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero delle Politiche Agricole e d’intesa con la Regione Campania.