Storia e Geografia
Il Parco Nazionale del Circeo è tra i più antichi d'Italia e fu istituito nel 1934 dall'allora Amministrazione Forestale, per volere di Benito Mussolini ma dietro suggerimento del sen. Raffaele Bastianelli, al fine di tutelare ciò che restava delle Paludi Pontine che in quel periodo erano in fase di bonifica.
Uno degli aspetti più particolari del Parco è dato dalla grande quantità di reperti archeologici che testimoniano la presenza umana nell’area a partire dal Paleolitico Medio, lungo tutto il perimetro del Monte Circeo.
Tra i reperti principali vi è il resto di un cranio di un uomo di Neanderthal in ottimo stato di conservazione, scoperto da alcuni operai in una grotta nel 1939.
L’aspetto archeologico è, dunque, una componente imprescindibile del Parco Nazionale del Circeo, come si evince dallo stesso Regolamento del Parco (Regio Decreto n. 1324 del 07/03/1935) che stabiliva il fine di tutela e ricerca archeologica dell’Ente Parco.
Le presenze archeologiche individuate sono circa un centinaio e permettono una discreta conoscenza degli insediamenti di età romana sorti intorno al Promontorio di Circe (G. Marcoaldi/Panda Photo).
Questi siti sono di assoluto interesse artistico, come la zona portuale di Torre Paola (G. Marcoaldi/Panda Photo), il complesso delle ville sulle sponde del Lago di Sabaudia e nel Quarto Freddo, la Villa di Domiziano e gli abitati in località Bella Farnia e Borgo Piave.
La fondazione della città dovrebbe attestarsi durante il regno di Tarquinio il Superbo ad opera di Arrunte, uno dei suoi figli (Liv., I, 56, 3; Dionys., IV, 63 ,1), ipotesi a lungo contestata anche se recenti risultati e ritrovamenti potrebbero portare ad una rivalutazione annalistica.
Dopo il crollo dell’egemonia dei Tarquini, gli scontri tra Romani e Latini permisero l’affermarsi dei Volsci nel Lazio meridionale. Secondo gli storici (Diod., XIV, 102) i romani rioccuparono il territorio nel 393 a.C., anche se nei 50 anni successivi vi furono numerosi tentativi di ribellione.
Scarse sono, invece, le testimonianze dal II secolo a.C. alla seconda metà del I sec. d.C.; in questo periodo venne realizzata una residenza imperiale, costruita negli anni di Domiziano, usando in parte strutture di una villa precedente.
Anche il periodo tra il IV secolo e l’XI secolo è poco conosciuto: non è improbabile che gli insediamenti dell’area videro le scorrerie dei pirati saraceni, a cui si oppose Papa Giovanni VIII nell’877, insieme alle repubbliche marinare di Gaeta, Napoli e Amalfi.
Nei secoli successivi la presenza Papale fu determinante per l’assetto politico dell’area, anche considerando la presenza della casata degli Annibaldi che governarono il territorio quasi ininterrottamente per più di 400 anni.