L'estrazione della pece nel bosco silano fu un affare di dimensioni storiche: oggetto di commercio ma anche di rapina da parte di Greci, Romani e altri popoli invasori, che la utilizzarono per costruire flotte. La pece fu una di quelle immense risorse silane insieme alla pastorizia e al bosco per cui intorno all'altopiano fiorì il monachesimo, benedettino con Corazzo e S. Maria della Matina, cistercense con la Sambucina, il Frigillo e Calabromaria, basiliano col Patirion e florerse con Gioacchino.
Anno: 2010