Invertebrati

Un mondo ancora tutto da scoprire

Nella grande varietà di animali con i quali condividiamo la Terra siamo abituati a considerare maggiormente quelli che sentiamo più vicini a noi come gli uccelli o i mammiferi. La nostra percezione degli invertebrati si limita alle poche specie dannose per l’agricoltura o a quelle che ci infastidiscono nelle nostre case. In realtà appena il 10% degli animali appartiene al gruppo dei vertebrati, il restante delle specie conosciute è compreso nello sterminato mondo degli invertebrati: batteri, lombrichi, molluschi, crostacei, insetti…

I mammiferi, ai quali apparteniamo anche noi, contano in tutto il mondo appena 5400 specie, mentre gli invertebrati comprendono milioni e milioni di specie. Tra gli invertebrati, gli insetti sono il più grande gruppo di esseri viventi presenti sulla Terra. Sino ad ora sono state descritte più di un milione di specie di insetti; studi condotti nelle foreste tropicali ipotizzano però la presenza di circa dieci milioni di specie di insetti ancora da scoprire, infatti anche nel nostro paese ogni anno sono scoperte e descritte decine di nuove specie.

In Italia sono note più di 37.000 specie di insetti, elencate nel sito della Fauna d’Italia, delle quali oltre 12.000 appartengono all’ordine dei coleotteri. Tra questi ultimi, una delle famiglie meglio conosciute e studiate anche dal punto di vista ecologico, è quella dei carabidi che in Italia conta oltre 1600 specie (nella foto il carabide Calosoma sycophanta, inconfondibile per le sue elitre dai riflessi metallici - Foto G. Carotti).

Il carabide Calosoma sycophanta, inconfondibile per le sue elitre dai riflessi metallici (Foto G. Carotti)

Si può tranquillamente affermare che non sapremo mai quante specie di insetti esistono anche perché molte di loro si estingueranno a causa della distruzione dei loro habitat, ancora prima di essere studiate. Per quello che riguarda la conservazione degli invertebrati, in Italia manca una normativa di tutela a livello nazionale, fatta eccezione per le poche specie della Direttiva Habitat. La questione è trattata in maniera molto esauriente nel sito della Società entomologica italiana, una delle più antiche al mondo.

L’attuale approccio conservazionistico risulta influenzato dalle leggi che riguardano specialmente la conservazione di uccelli e mammiferi. Nel caso degli insetti, e più in generale degli invertebrati, proibire la raccolta o l’uccisione di alcune specie senza un'effettiva tutela dell’habitat è di scarsa o nulla utilità ai fini della conservazione delle specie. Una lista di specie minacciate e del loro stato di conservazione può essere consultata nel sito dell’Unione internazionale per la conservazione della natura.

Questi animali, a volte temuti o disprezzati, ci forniscono gratuitamente servizi di inestimabile valore; tra i tanti esempi possibili basti pensare agli insetti impollinatori. Tutti noi sappiamo che senza le api (illustrazione F. Petretti) e gli altri impollinatori, molte delle piante che ci procurano nutrimento scomparirebbero in breve periodo. Inoltre molti altri invertebrati sono indirettamente utili all’agricoltura perché tengono sotto controllo insetti dannosi alle coltivazioni.

Ape (illustrazione F. Petretti) 

I servizi resi dagli insetti sono stati addirittura quantificati in termini economici, stimando in oltre 100 miliardi di euro all’anno il valore economico del lavoro svolto gratuitamente dagli insetti a livello globale! I servizi degli insetti non si fermano solo all’agricoltura: il lavoro degli insetti predatori che controllano altri insetti dannosi nelle nostre città è spesso ignorato proprio da chi nelle città ci vive. Non dimentichiamo però che questo modo di considerare la questione concentra l’attenzione solo sugli organismi utili o belli secondo noi; tutti gli organismi hanno il diritto di esistere e tutti hanno il loro ruolo ecologico nei meccanismi della natura.