Il sistema CleanSeaNet

Monitoraggio satellitare degli inquinamenti marini

CleanSeaNet è un servizio satellitare, gestito su scala europea dall’EMSA, per la pronta rilevazione degli inquinamenti da sostanze oleose in mare e per l’individuazione delle navi mercantili responsabili degli “oil spills”. Esso è basato sull’acquisizione di immagini radar trasmesse dai satelliti equipaggiati con sensori SAR (Synthetic Aperture Radar), che assicurano una copertura su tutte le aree di mare di interesse degli Stati Membri. Le immagini sono analizzate da providers a livello nazionale e, quando è individuato un possibile inquinamento, un messaggio di allerta viene prontamente inviato, entro trenta minuti dal passaggio del satellite, all’Autorità competente, che prende i necessari provvedimenti per l’individuazione del responsabile dello sversamento in  mare nonché, se necessario, coordina gli interventi operativi per la risposta o la mitigazione degli effetti dell’inquinamento.

immagini radar 

In Italia il Ministero dell'Ambiente è il focal point di CleanSeaNet, che ha provveduto a implementare il sistema a livello nazionale, stabilendo i contatti con  EMSA ed affidandone la gestione operativa al Corpo delle Capitanerie di Porto. Attualmente la Centrale Operativa della Guardia Costiera programma l’acquisizione delle immagini satellitari e allerta il Ministero e i Comandi periferici nel caso di avvistamento di oil spills, per l’adozione degli opportuni provvedimenti di risposta all’inquinamento e di protezione della costa, nonché per l’individuazione delle navi presuntivamente responsabili, che vengono sottoposte ad approfonditi controlli durante la navigazione o al primo porto di approdo. L’identificazione delle unità navali, che non è possibile direttamente dall’immagine satellitare a causa della sua insufficiente risoluzione, è ottenuta incrociando i dati relativi alla rotta con le informazioni desumibili dai sistemi VTMIS e da SafeSeaNet.