AVVIATO IL PATTUGLIAMENTO NELLE AREE MARINE PROTETTE

foto News 234

20/07/2016

E’ iniziata il 1° luglio l’attività di pattugliamento nelle Aree Marine Protette italiane e nelle zone sensibili più vulnerabili al rischio di inquinamento marino da idrocarburi provocato dal traffico di petrolio.

Il monitoraggio sarà effettuato fino al 30 settembre dalle unità navali che fanno parte della struttura nazionale del Ministero dell’Ambiente, a giorni alterni e nel fine settimana, per otto ore al giorno, dalla Liguria alla Sicilia alla Sardegna. Tra le Aree Marine Protette interessate Portofino, le Cinque Terre, Miramare, Ventotene, Punta Campanella, Porto Cesareo, Capo Rizzuto, le isole Egadi e l’Asinara. Tra le aree sensibili, il Delta del Po, Ravenna, l’arcipelago Toscano e le Bocche di Bonifacio. 

Parallelamente, proseguiranno le attività di monitoraggio giornaliero nelle aree di mare nelle quali si trovano le piattaforme off-shore per l’estrazione di petrolio. 

“Con il ripristino del pattugliamento della flotta navale nelle Aree Marine Protette italiane– afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - contrastiamo le violazioni e tuteliamo la nostra biodiversità. Lo scopo è rafforzare il monitoraggio dei nostri mari ed evitare eventuali rischi di inquinamento; riteniamo che sia importante il contributo dello Stato, insieme a quello altrettanto significativo della società civile, per contrastare le violazioni e tutelare adeguatamente la nostra biodiversità marina e costiera, risorsa culturale ed economica, oltre che ambientale, di questo Paese”.

Tag :
pattugliamento, aree sensibili, Aree Marine Protette, inquinamento, biodiversità marina, Ministro

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