Il parco e le sue normative
Inizialmente nata, nel 1973, come Parco Marino di Miramare su iniziativa di alcuni privati a seguito di una concessione demaniale, la Riserva fu istiuita con decreto Decreto Interministeriale 12 novembre 1986.
La realizzazione dell’Area protetta ha contribuito alla formulazione della legge 979/82 ("Disposizioni per la difesa del mare") con la quale furono definite 20 aree costiere protette lungo il litorale italiano.
Tredici anni dopo, il 12 novembre 1986, il Ministero dell'Ambiente e quello della Marina mercantile, con Decreto congiunto, promossero l'area tutelata a "Riserva Naturale Marina" e ne affidarono la gestione al WWF Italia ONLUS, unico soggetto privato in Italia a gestire una Riserva Naturale Statale. Nel 1994 la crescente pressione antropica e le aumentate esigenze del settore ittico locale sollecitarono lo staff della Riserva ad attivarsi per ottenere il rafforzamento delle misure di tutela. Per proteggere il sito dalla pesca con lampare, il WWF Italia chiese ed ottenne che fosse istituita con criteri di riserva parziale una "zona buffer"; in questo modo la Riserva venne circondata da ulteriori 90 ettari di superficie di mare grazie a un'ordinanza della Capitaneria di Porto con cui venne definita, a partire dal limite esterno dell'area protetta, una fascia cuscinetto di 400 metri di ampiezza. Al suo interno sono consentite la balneazione, la pesca sportiva da terra e il transito di imbarcazioni, ma non la pesca professionale in nessuna forma.
La zona a protezione integrale è di 30 ettari, per una larghezza di 200 metri lungo 1,8 km di costa; è circondata da un’altra area di rispetto di altri 90 ettari per una larghezza di ulteriori 400 metri a protezione parziale ove è vietata la pesca professionale.
L'area è classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.
L’Ente gestore è l’Associazione Italiana per il Word Wildlife Fund for Nature Onlus.
Il Codice Internazionale è EUAP0167.
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