Flora e Fauna
Il mare di Torre Guaceto (E.Coppola/Panda Photo) rappresenta un elemento unico nel mosaico della biodiversità marina salentina. La diversità degli ambienti sommersi, le numerose specie hanno determinato l’inserimento dell’area marina protetta di Torre Guaceto all’interno della Lista delle Aree Specialmente Protette del Mediterraneo per la conservazione della Biodiversità.
Lungo la costa rocciosa sommersa è possibile imbattersi in numerosi pesci appartenenti alla famiglia degli sparidi tra cui i saraghi e le occhiate (G.Villani/Panda Photo); estremamente particolari sono i comuni serranidi come lo sciarrano e la cernia (F.DiDomenico/Panda Photo) o i labridi come le donzelle comuni e e le donzelle pavonine. Nel tratto di fondale più basso il paesaggio è colorato da antozoi tra cui il pomodoro di mare ed il madreporario Cladocora caespitosa (M.Lanini/Panda Photo), che rappresenta il più grande dei madreporari mediterranei. Scendendo di profondità ci si imbatte nelle praterie di Posidonia oceanica e di coralligeno.
I posidonieti (F.DiDomenico/Panda Photo) sono ricchi di specie, tra cui il più grande mollusco bivalve mediterraneo, la pinna nobile (M.Lanini/Panda Photo) e gli antozoi quali l’anemone dorato. Le praterie di posidonia rappresentano uno degli ambienti più importanti e fragili del Mediterraneo, tanto da essere inserito all’interno della lista di habitat prioritari protetti a livello comunitario dalla Direttiva Habitat 92/43/CE. Al confine delle praterie si estende un altro habitat di grande importanza: il coralligeno, caratterizzata dalla presenza di gorgonie, quali le Eunicella cavolinii (A.Ricciardi/Panda Photo) e E. singularis. Vi è inoltre l’esile struttura ramificata di briozoi quali il falso corallo e la fragile trina di mare (M.Lanini/Panda Photo), degli antozoi come il Parazoanthus axinellae (F.DiDomenico/Panda Photo), di spugne, quali la comune Petrosia ficiformis e le grandi axinelle.