Flora e Fauna
Le isole Egadi costituiscono un’area di notevole interesse fitocenotico, con vari aspetti di vegetazione assai peculiari, nel cui ambito è rappresentato un elevato numero di specie vegetali endemiche e di rilevante interesse fitogeografico.
In particolare, nell’isola di Marettimo sopravvivono specie vegetali antichissime, ormai del tutto scomparse altrove. Tra gli endemismi più interessanti dell’isola vanno annoverati il limonio flessuoso (Limonium tenuiculum), il bupleuro di Marettimo (Bupleurum dianthifolium), il giglio selvatico (Scilla mughi) ed un particolare tipo di aglio selvatico (Allium franciniae). Altrettanto interessante è la presenza di esemplari di pini d’Aleppo e di una macchia mediterranea in cui prevalgono l’elicriso, il rosmarino (J.C.Munoz/Panda Photo), la ginestra, l’euforbia (A.Petretti/Panda Photo), l’erica, il cisto, il timo. Si rilevano, inoltre, varie espressioni di “gariga”, che ospitano diverse entità relitte – ed assenti in Sicilia – quali Daphne sericea e Thymelaea tartonraira. Degna di nota è la presenza di Dianthus rupicola e di Brassica macrocarpa, due specie endemiche e protette dalla comunità europea in quanto inserite nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE.
Le isole dell’arcipelago presentano una ricca fauna terrestre: mufloni, cinghiali, lepri. Marettimo è sito di nidificazione della seconda colonia del Mediterraneo degli uccelli delle tempeste (E.Coppola/Panda Photo) e della rara aquila del Bonelli (M.Harvey/Panda Photo). Oltre a numerosi volatili stanziali (tra cui il falco pellegrino, il gheppio, la berta e il gabbiano reale, il rondone maggiore, il barbagianni, il passero solitario, la cappellaccia), è possibile, nelle stagioni migratorie, vedere il passaggio di gru e cicogne. E’ stata segnalata anche la presenza di cormorani, fenicotteri e pellicani.
Per la posizione geografica e le peculiari condizioni idrologiche, i popolamenti dell’area marina arcipelagica sono caratterizzati da un’elevata biodiversità. I fondali dell'isola di Favignana e Levanzo rappresentano zone idonee per lo sviluppo, rifugio e nutrimento di svariate specie protette. Ciò è dovuto alla presenza di vaste praterie di posidonia oceanica (R.Rinaldi/Panda Photo), area nursery per le specie ittiche, che insieme alla fascia a madrepore incrostanti della specie Astroides calycularis ed alle concrezioni costituite dal “marciapiede” a molluschi vermetidi, completano le peculiarità di quest'ambiente. La piattaforma (marciapiede) a vermeti, costruzione biogena dovuta al gasteropode sessile Dendropoma petraeum, è comune ed esteso e presenta un ottimo livello di strutturazione sulla fascia costiera delle tre isole. La fascia ad Astroides calycularis, specie termofila di madreporario coloniale, riveste la prima frangia dell'infralitorale immediatamente sotto il marciapiede a vermeti: estese colonie si trovano soprattutto lungo la falesia sommersa della zona di riserva integrale e nelle grotte superficiali a Marettimo. Sia Dendropoma petraeum che Astroides calycularis rientrano tra le specie minacciate di estinzione per il Mediterraneo.
Le grotte superficiali e l'intenso carsismo sono l'aspetto paesaggistico più espressivo della natura carbonatica dei substrati della fascia costiera delle Egadi. All'elevato numero di antri e cunicoli delle coste corrisponde un carsismo subacqueo ugualmente sviluppato. La bassa luminosità dei fondali a strapiombo, in molti casi, favorisce lo sviluppo di concrezioni sciafile e del coralligeno. La rugosità dei calcari inoltre incrementa l'insediamento delle larve e la formazione di rifugi occupati da una ricca fauna criptica. La fauna ittica è caratterizzata da una grande biodiversità: nelle praterie di posidonia trovano riparo e nutrimento numerose specie di pesci come la donzella pavonina (D.Lopes/Panda Photo), la castagnola rossa, il sarago sparaglione, e cefalopodi come la seppia (A.Tommasi/Panda Photo), predati da specie più grandi quali lo scorfano, il sarago e il polpo (G.Liberta/Panda Photo). Oltre i 30-40 metri di profondità, l’ambiente è semibuio e la superficie delle rocce è ricoperta da organismi incrostanti, dalle gorgonie (F.DiDomenico/Panda Photo), rosse e gialle, e dalle splendide paramuricee purpuree. A queste profondità, tra le fessure delle rocce, trovano un ambiente ideale l’aragosta, la cernia, il sarago, il grongo (A.Ricciardi/Panda Photo), con esemplari di notevoli dimensioni, e la murena (G.Villani/Panda Photo). In mare aperto abbondano esemplari adulti di ricciola (A.Tommasi/Panda Photo), tonno rosso e barracuda; sono presenti alcune specie di squalo, tra cui anche lo squalo bianco (Carcharodon carcharias).
Tra le specie protette a livello comunitario si evidenziano la tartaruga marina Caretta caretta (E.Coppola/Panda Photo) e diversi cetacei come tursiopi e stenelle (V.Puggioni/Panda Photo). Degni di nota i rari avvistamenti di foca monaca (Monachus monachus) (F.DiDomenico/Panda Photo), specie notoriamente classificata come a rischio di estinzione dall’IUCN.