Storia e Geografia
L'insediamento umano nell’Asinara risale all’età pre-nuragica con le Domus de Janas di Campu Perdu e numerosi ritrovamenti di selci e ossidiana. I pochi rilievi archeologici non hanno evidenziato sino ad ora la presenza di nuraghi, anche se sono stati rinvenuti un bronzetto nuragico ed un bracciale bronzeo. Di epoca romana sono i numerosi relitti che giacciono sui fondali della costa orientale. Risale a questo periodo il nome di Herculis Insulae attribuito all’isola in età imperiale, mentre l’attuale nome Asinara deriva dalla tradizione toscana del XIII secolo dove appare come Azenara e Asenara e, in seguito, come Sinnara o Sinuaria nelle carte rinascimentali .
La prima vera colonizzazione dell’Isola si ha in epoca medioevale con la costruzione del monastero camaldolese a Sant’Andrea e del castellaccio a Punta Maestra Fornelli, a quest’ultimo, restaurato nel XVI secolo come torre di avvistamento costiero, si aggiunsero le torri di guardia aragonesi di Trabuccato, Cala d’Oliva e Cala Arena con le solitarie vedette che vigilavano sulle incursioni barbaresche del famoso pirata arabo Barbarossa, che ha frequentato le baie riparate segnando per sempre, con il proprio nome, la punta estrema a sud dell’Isola. Tra il 1600 e la fine del 1800 l’Isola fu abitata da comunità di pastori e pescatori. Nel 1885 la popolazione residente è stata allontanata a seguito dell’istituzione del Primario Lazzaretto del Regno d’Italia e della Colonia Penale Agricola sino alla Prima Guerra Mondiale, quando l’isola divenne campo di prigionia per migliaia di soldati dell’impero AustroUngarico.
La storia recente è caratterizzata dalla presenza del carcere di massima sicurezza (D.Ruiu/Panda Photo), dismesso nel 1997 con l’istituzione del Parco Nazionale dell’Asinara.
Geomorfologicamente l'Asinara è strutturalmente simile alla penisola di Stintino con la quale, prima della trasgressione Flandriana, costituiva un'unica grande penisola. Vi è una notevole diversità tra il versante occidentale, che si affaccia sul mare aperto, ed il versante orientale che si apre sul Golfo; uno si presente quasi ovunque alto ed inaccessibile, con poche spiagge del periodo Tirreniano, mentre il versante orientale è caratterizzato da coste basse a rias, risultato dall'evoluzione idrografica del Pleistocene. Per quanto riguarda la struttura geolitologica, l'Asinara è costituita in prevalenza da rocce metamorfiche e affioramenti granitici del carbonifero, che interrompono quell’affinità con il territorio vicino per creare rassomiglianze morfologiche con il territorio costiero della Gallura.