Storia e Geografia
La Riserva Naturale Statale Abbadia di Fiastra, istituita nel 1984, comprende i terreni che circondano l'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra (portale e cortile interno, foto G. Carotti); questi mostrano ancora tracce evidenti della lunga presenza e del lavoro dei monaci.
Il suo valore è strettamente legato alla sua storia. Qui sorse, nel 1142, l'Abbazia cistercense di S.Maria di Chiaravalle di Fiastra, uno degli insediamenti monastici più importanti dell'Italia centrale; il saccheggio e le devastazioni subite dal monastero nel 1422 ad opera del signore di Perugia, segnarono l'inizio della decadenza. In seguito a questi eventi l'amministrazione dell'Abbazia e dei suoi territori venne affidata ad alcuni cardinali quindi nel 1581 passò, per circa due secoli, alla Compagnia di Gesù finché l'intera proprietà non fu ceduta alla nobile famiglia Giustiniani Bandini. Nel 1918 morì l'ultimo erede della famiglia, il quale lasciò tutte le proprietà ad una Fondazione intestata a suo nome. L’Abbadia di Fiastra è suddivisa in Riserva Naturale Orientata, Riserva Antropologica e Area di protezione; comprende ambienti diversi che rappresentano importanti testimonianze dell'evoluzione del territorio nel corso dei secoli. La Selva (foto G. Carotti), sulla collina in secondo piano nella foto, è l’ultimo residuo di una foresta molto estesa che fino al 1700 copriva l'intera fascia collinare della provincia maceratese.
Il laghetto “Le Vene” e i corsi d’acqua Entogge e Fiastra sono importanti e suggestive zone umide ricche di vegetazione e fauna. I campi coltivati, con relative case coloniche, sono il frutto di una attività agricola portata avanti nei secoli con rispetto dei ritmi della natura. L'agricoltura è sempre stata nell'area della Riserva Naturale Statale l'attività fondamentale per lo sviluppo economico e sociale, fin dall'epoca dei monaci; è soprattutto grazie a loro se l'area ha conservato le caratteristiche che oggi la rendono unica, con le sue distese di campi coltivati disseminate di antiche case coloniche.