Storia e Geografia
I primi nuclei abitativi, nei territori oggi inclusi nell'area del Parco, risalgono al primo millennio a. C. Intorno all’VIII sec. a.C l’area venne colonizzata dai Greci che, importando le loro conoscenze ed abitudini, iniziarono un lento ma costante processo di trasformazione del territorio aspromontanto; i popoli indigeni, che prima dell’arrivo dei Greci vivevano di pastorizia e di caccia, durante il periodo greco modificarono tali abitudini portando nuovi modelli agricoli. Da qui il disboscamento e la coltivazione di cereali, ulivi e viti. Anche durante la dominazione romana continuò la trasformazione del territorio intorno alle necessità degli abitanti. L’Aspromonte conobbe nei secoli la dominazione dei Normanni, degli Angiò, degli Aragonesi e degli Spagnoli. Durante il periodo risorgimentale italiano, e precisamente nell’agosto del 1862, Garibaldi, partito dalla Sicilia, attraversò la Calabria allo scopo di liberare Roma e di annetterla al regno piemontese. Questa impresa, non condivisa dagli stessi piemontesi, portò Garibaldi ad essere sconfitto in Aspromonte la mattina del 29 agosto del 1862. Garibaldi venne ferito alla coscia sinistra e adagiato sotto un pino, noto oggi come “cippo Garibaldi”, che si trova a S. Eufemia d’Aspromonte, dove è stato eretto un mausoleo.
L'Aspromonte è un massiccio montuoso facente parte di un complesso geologico basale, denominato “Alpi meridionali” o “Alpi calabresi”, originato in un periodo antecedente all’Appennino, tra il precambriano ed il Paleozoico. La morfologia del territorio è piuttosto frastagliata e si presenta come una piramide che si innalza sino ai quasi 2.000 metri della mole di Montalto. I lati sono incisi da profonde gole fluviali (Fiumara Amendolea, foto P. Gherardi) e da catene di monti che scendono a raggiera verso il mare. L’unità geologica maggiormente rappresentata nel territorio del Parco è quella riferibile al “complesso calabride”, costituita da rocce cristalline (Pietra Cappa, foto P. Gherardi) talvolta coperte da vari tipi di rocce sedimentarie. Lungo il versante ionico del Parco affiora, invece, il “complesso antisicilide” costituito da argille variegate. Nella porzione centrale sono presenti anche “depositi postorogeni”, costituiti da arenarie e sabbie tortoriane. Una prima peculiarità dell’Aspromonte, rispetto alle altre catene montuose, è data dallo sviluppo di terrazzi marini che culminano con le imponenti spianate dei “Piani” d’Aspromonte.