Storia e Geografia
Nel territorio dell’Area marina protetta sono state rinvenute tracce di insediamenti umani che risalgono a più di settemila anni fa, sicuramente favoriti dalla propizia posizione geografica e dal clima molto mite.
Isola Capo Rizzuto fu fondata dai Japigi, un popolo indoeuropeo proveniente dall’antica Illiria che colonizzò anche buona parte della Puglia nel 1200 a.c. Questo popolo diede il proprio nome ai promontori che si bagnano nel mare antistante e che anticamente erano conosciuti come "Promontoria Japigia", gli odierni Capo Rizzuto, Capo Cimiti e Le Castella. I Japigi furono poi scacciati da un altro popolo antico, i Coni (originari dell'Epiro nella penisola balcanica), e si trasferirono definitivamente nella vicina Puglia.
Secondo la tradizione la città di Isola fu fondata da Astiochena, sorella di Priamo, scampata alla distruzione di Troia ed approdata in questi luoghi insieme al padre ed alle due sorelle. In effetti questa vicenda leggendaria si ricollega alla colonizzazione greca avvenuta intorno al 700 a.C., a seguito della quale ebbe origine in queste zone il fortunato periodo storico, detto della Magna Grecia, in cui Crotone divenne uno dei poli principali della cultura e dell’economia del tempo.
Il nome Isola nasce probabilmente dalla volgarizzazione del latino Asyla (luoghi sicuri), dato alla città quando gli abitanti si trasferirono dalla costa all'interno del territorio per meglio difendersi dalle incursioni dei pirati turchi. La città cambiò in seguito la denominazione in Insula Cutroni e assunse l’attuale nome solo nel 1863.
La Riserva marina rappresenta, idealmente, il prolungamento nelle acque del Mar Ionio delle propaggini più orientali della Calabria e più precisamente dell’area conosciuta come “Marchesato”, denominazione che costituisce un retaggio dell’antico distretto territoriale dei Marchesi di Crotone.
L’entroterra è costituito da un sistema collinare che si estende dalle pendici della Sila fino al mare, con altezze che raramente superano i 300 metri. La zona costiera è caratterizzata dall’alternarsi di promontori e golfi più o meno ampi, in cui trovano il loro ambiente ideale svariate specie animali e vegetali.
I corsi d’acqua sono relativamente pochi e caratterizzati da bacini idrografici limitati, che danno luogo ad un ristretto sistema idrografico il quale, prendendo origine dalla Sila, delimita con i due corsi d’acqua - Neto e Tacina - l’area del Marchesato, rispettivamente a Nord e ad Ovest.
Procedendo lungo la costa da Nord, i promontori di Capo Colonna, Capo Cimiti, Capo Rizzuto, Le Castella rappresentano le digitazioni a mare della regione e racchiudono, all’infuori dell’area compresa fra Capo Cimiti e Capo Rizzuto che è caratterizzata da una costa per lo più rettilinea, ampie insenature per lo più con spiagge basse e sabbiose. Solo nell’area compresa fra Capo Rizzuto e Le Castella è presente una piana costiera relativamente estesa.