Flora e Fauna
La vegetazione del Parco è quella tipica della macchia mediterranea.
Il patrimonio floristico dell’Arcipelago di La Maddalena è composto da oltre 900 entità, di cui più di 50 endemiche e numerose altre di interesse fitogeografico. Di queste alcune sono note in Sardegna esclusivamente per l’Arcipelago di La Maddalena e costituiscono pertanto elementi di grande interesse scientifico; esse inoltre, in ragione della ristrettezza dell’areale, risultano particolarmente vulnerabili a fenomeni di alterazione ambientale.
Nell'Arcipelago, la componente endemica esclusiva o rara ha dato origine ad associazioni vegetali uniche, rare tra cui le basse formazioni ad Artemisia densiflora a Razzoli e i ginepreti a Juniperus phoenicea (L.Cianciotto/Panda Photo) di Spargi, Caprera, Budelli, Santa Maria e la stessa La Maddalena.
Il ginepro, il corbezzolo, la fillirea, il lentisco, il mirto, l’erica, il calicotome, il cisto e l’euforbia dominano l’area interna mentre, verso la costa, la vegetazione degrada dalla macchia più bassa alla gariga dove, tra le fitocenosi più caratteristiche, occorre menzionare quelle alofile (spiaggia dell’isola di Spargi, con dune sabbiose e vegetazione mediterranea. L.Cappelli/Panda Photo).
Le superfici sabbiose vedono la presenza di formazioni di alimieti, salicomieti e di vegetazione psammofila.
Il paesaggio vegetale delle isole è fortemente condizionato dal fattore vento, dall'insolazione e dall'aridità.
Nell’isola di Caprera sono presenti boschi di origine artificiale, per lo più pinete a Pinus pinea (G.Marcoaldi/Panda Photo), dovuti a rimboschimenti effettuati nel secolo scorso. Anche la gariga costiera, soprattutto nell'isola di Razzoli, contribuisce a diversificare l'ambiente.
Gli habitat formalmente censiti nel SIC-ZPS Arcipelago della Maddalena sono 15 di cui 6 prioritari: in particolare le formazioni a Posidonia oceanica (F.DiDomenico/Panda Photo), ancora in buono stato, accrescono il valore ambientale del sito.
Anche la componente faunistica conferma l’elevato valore del patrimonio ambientale dell'Arcipelago, per la presenza sia di specie continentali sia di specie endemiche.
Nelle isole trovano riparo, oltre alla fauna stanziale, numerosi uccelli migratori la cui importanza conservazionistica è alla base dell'istituzione del SIC-ZPS IT010008 “Arcipelago della Maddalena”; particolare menzione meritano la berta maggiore (A.Boano/Panda Photo), il gabbiano corso, l'uccello delle tempeste (E.Coppola/Panda Photo), il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis desmarestii) (M.Melodia/Panda Photo), la cui presenza nel periodo di nidificazione è pari a circa il 10% della popolazione mondiale). Anche anfibi e rettili occupano un posto d'onore per la presenza di vere rarità e endemismi.
I vertebrati terrestri comprendono oltre 110 specie, appartenenti a vari gruppi tassonomici, tutelate anch’esse da convenzioni internazionali e norme nazionali. Considerando anche invertebrati e componente faunistica marina il numero totale di specie sale a 500; grazie a provvedimenti di tutela dell’Ente Parco la cernia bruna (Epinephelus marginatus) (D.Lopes/Panda Photo) è tornata ad abitare i fondali dell’Arcipelago. I dati riguardanti la fauna sono comunque in continuo aggiornamento ed il patrimonio naturalistico è destinato ad aumentare.