Storia e Geografia
L’antropizzazione del territorio del Gargano ha origini antiche, risalenti al paleolitico. La popolazione dei Dauni è indissolubilmente legata a queste terre e le tracce sono tangibili: le stele funerarie, che negli anni sono state rinvenute nell’area, testimoniano il loro passaggio.
Il Gargano fu meta anche di altre popolazioni che, lasciando prove del loro passaggio, hanno contribuito ad accrescere la storia e le tradizioni dell’area: la Puglia fu infatti dominata dai Romani e da altri popoli quali i Bizantini, i Saraceni, i Normanni, gli Angioini ed gli Aragonesi, che si succedettero nei secoli.
Questo territorio, noto anche come Sperone d'Italia, è una subregione italiana che coincide con l'omonimo promontorio montuoso che si estende nella parte settentrionale della Puglia. L’area è circondata dall’Adriatico mentre ad ovest confina con il Tavoliere.
La formazione del promontorio risale al periodo Giurassico, fase in cui iniziò la sedimentazione delle attuali rocce garganiche e lo spostamento dell'area.
Il territorio, oltre alle rocce sedimentarie, è costituito da rocce formatesi in ambiente marino e successivamente emerse per effetto della tettonica a placche. I movimenti di sollevamento continuarono anche nel Pleistocene, periodo in cui iniziò la fase di antropizzazione dell’area.
Il promontorio è estremamente diversificato e la montuosità rappresenta una peculiarità assoluta rispetto al resto della fascia litorale adriatica a sud di Ancona.
Il Gargano non ha un reticolo idrografico superficiale particolarmente consistente, salvo che per una piccola area a Nord dove si concentrano corsi d'acqua di limitata portata e lunghezza e che sfociano nell'Adriatico oppure nei laghi costieri di Lesina (G.Marcoaldi/Panda Photo) e Varano, due lagune d'acqua salmastra.